Prossima iniziativa del Coordinamento contro il Carcere e la Repressione di Udine un incontro dibattito SABATO 11 maggio in piazza Libertà ore 16.00
PER UNA SOCIETA’ SENZA GALERE!
Prossima iniziativa del Coordinamento contro il Carcere e la Repressione di Udine un incontro dibattito SABATO 11 maggio in piazza Libertà ore 16.00
PER UNA SOCIETA’ SENZA GALERE!
Cremaschi si lamenta di essere stato cacciato in modo stalinista dalla riunione degli esecutivi unitari di CGIL CISL UIL ?
Ma in che mondo vive ? In un paese in cui la democrazia sindacale non è mai esistita siamo ora giunti al logico epilogo: anche la CGIL (Landini e FIOM inclusi) ha dato il via libera all’accordo sulla rappresentanza con CISL, UIL e Confindustria, accettando il principio che contro accordi firmati a maggioranza non si può più scioperare, pena la perdita del diritto di partecipare alle elezioni della Rsu.
Siamo di fronte all’imposizione di una logica perversa: CGIL CISL UIL si garantiscono la maggioranza mediante la riserva per sé di un terzo delle RSU e la negazione dei diritti più elementari al sindacalismo indipendente e di base da quello di assemblea a quello di avere le trattenute in busta paga e, poi, in nome di questa maggioranza truccata, pretendono di impedire ai lavoratori più
combattivi ed al sindacalismo indipendente di opporsi nei fatti ad accordi vergognosi. E’ il metodo Marchionne applicato all’intero sistema produttivo !
ORA PIU’ CHE MAI OCCORRE LA MOBILITAZIONE CONSAPEVOLE DI TUTT* LE/I LAVORATRICI/LAVORATORI IN DIFESA DEI PROPRI DIRITTI !
Alle recenti elezioni regionali (provinciali e comunali) del 20-21 aprile in Friuli Venezia Giulia si è registrato un astensionismo di quasi il 50 %. A questo si aggiungono decine di migliaia di schede bianche e nulle depositate nell’urna.
Per gli Anarchici l’astensionismo costituisce però solo un punto di partenza, non un punto di arrivo. Capire che chi ci governa è un farabutto è già qualcosa, ma – assolutamente – non è abbastanza. Altrimenti si rischia di seguire il modello fallimentare dei grillini che, in nome della “democrazia diretta” (guidati però da un leader carismatico, illuminato e infallibile) decidono di entrare nelle istituzioni per “riformarle” con solo due conclusioni possibili: isolarsi in una opposizione sterile o adeguarsi vendendosi al miglior offerente per qualche posto di governo o di sottogoverno (in genere alla prima opzione segue rapidamente la seconda).
Il modello basato sulla delega non è riformabile, si può solo distruggerlo radicalmente. Delegare ad altri la soluzione dei propri problemi può sembrare comodo ma ha come unico risultato quello di NON risolvere i problemi e di crearne un altro ben più grave: la nascita di una cricca di “rappresentanti del popolo” di professione il cui unico scopo è quello di perpetuare i propri privilegi e la propria posizione amalgamandosi rapidamente con il vecchio ceto politico e con i detentori del potere economico.
Occorre modificare radicalmente il modello di società, sostituendo al modello della delega quello dell’azione diretta di ciascun* a difesa dei propri diritti, attraverso l’AUTOGESTIONE DELLA PROPRIA VITA in tutti gli ambiti: dall’ambiente all’attività produttiva all’organizzazione sociale.
Veniamo alle piccole miserie locali: in Regione Tondo e Serracchiani sono due facce dello stesso ceto affaristico e pro TAV, le elezioni alla provincia di Udine sono state un evidentissimo spreco di denaro finalizzato solo a mantenere in piedi un carrozzone inutile e le relative poltrone (in primo luogo quella del presidente Fontanini).
Il Comune di Udine ? qui governa da 5 anni la giunta di centro-sinistra di Furio Honsell, paladino di SEL e Rifondazione Comunista (ma capace, con le sue indubbie doti retoriche, anche di gabellarsi come difensore degli “spazi sociali autogestiti”). Una giunta composta da professionisti spesso reduci da 10 anni di giunta Cecotti (qualcuno è recentemente transitato in Parlamento o in Regione, a parte i rifondaroli che fanno fatica a riciclarsi vista la caduta verticale di consensi e di credibilità).
Nel ballottaggio del 5-6 maggio ad Honsell si contrapporrà l’inqualificabile coalizione di centro-destra guidata dal politico di lungo corso Adriano Ioan. Scegliere tra i due ? Sostituire una cricca con un’altra ? Assolutamente inutile ! Lo ribadiamo: E’ LA LOTTA, NON IL VOTO CHE DECIDE! SOLO L’IMPEGNO ATTIVO DI CIASCUN* NELLE LOTTE SOCIALI PUO’ CONSENTIRCI DI MODIFICARE REALMENTE LA REALTA’ !
Questo volantino astensionista è stato ideato per le scorse elezioni politiche ma pensiamo si possa pubblicare anche adesso, alla vigilia delle regionali/comunali visto che non c’è alcuna differenza di principio e i discorsi rimangono gli stessi adesso e tali resteranno finchè subiremo la dittatura della democrazia rappresentativa.
ALCUNE DELLE FRASI PIU’ GETTONATE DEI SOSTENITORI/TRICI DEL VOTO, CHE SI RICORDANO DELLA POLITICA SOLO NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLE ELEZIONI. (poi nessuno li rivede più)
Se non vai a votare poi non ti lamentare …
RIDICOLO! Ma è esattamente il contrario! Se vai a votare poi che ti lamenti a fare! Se fai parte del gioco, se decidi di accettare un sistema in cui deleghi a una persona o un gruppo di persone di scegliere al posto tuo per la tua vita senza possibilità di revoca, sei TU quello che firma un assegno in bianco, sei tu che accetti di far parte del gregge e di accettare che le decisioni vengano prese da una maggioranza che le impone a tutt* (e se sei contrario/a, il gioco che ti piace prevede che tu subisca quanto deciso da altri!) Continua a leggere
Riceviamo nella nostra posta con richiesta di diffusione la notizia del presidio che avrà luogo a Belluno sabato per ricordare Mirco Sacchet, morto di carcere a 27 anni nel 2010.
Il 13 aprile avrebbe compiuto 30 anni.
Qui un approfondimento sulla sua storia.
Qui maggiori info sul presidio.
Sabato 13 aprile alle 18.00 ospiteremo nella nostra sede in via Tolmezzo 87 il collettivo IPPOLITA (vedi sotto) che presenterà il suo ultimo libro Nell’acquario di Facebook, di cui riportiamo per maggior precisione la quarta di copertina.
Dopo la presentazione un piccolo buffet di autofinanziamento!Naturalmente vegan!
Facebook si avvia ad avere un miliardo di utenti. È uno straordinario dispositivo in grado di mettere a profitto ogni movimento compiuto sulla sua piattaforma. Nell’illusione di intrattenerci, o di promuovere i nostri progetti, lavoriamo invece per l’espansione di un nuovo tipo di mercato: il commercio relazionale. Nell’acquario di Facebook siamo tutti seguaci della Trasparenza Radicale: un insieme di pratiche narcisistiche e pornografia emotiva. Ci siamo sottoposti in maniera volontaria a un immenso esperimento sociale, economico, culturale e tecnico. L’anarco-capitalismo dei right libertarians californiani è il filo conduttore che ci permette di collegare Facebook ai Partiti Pirata europei, a Wikileaks. Gli algoritmi usati per la pubblicità personalizzata dai giganti della profilazione online, i nuovi padroni digitali (Facebook, Apple, Google, Amazon) sono gli stessi utilizzati dai governi dispotici per la repressione personalizzata. Nel nome della libertà di profitto. Tranquilli, nessun complotto: è solo il
FAR WEST DIGITALE.
IPPOLITA è un collettivo di scrittura conviviale. Libri e software copyleft http://ippolita.net
Per avere il libro… ecco le opzioni a questo link
http://www.ippolita.net/it/libro/nellacquario-di-facebook-online
Giriamo dai/lle compagn* della FAO in Slovenia la seconda chiamata a questo prezioso appuntamento che si terrà a Ljubljana dal 24 al 26 Maggio 2013!
Secondo invito alla Balkan Anarchist Bookfair 2013
10 anni della Balkan Anarchist Bookfair May 24th-26th, 2013, Ljubljana in Slovenia
Nel pieno del tumulto della prima, massiva, decentralizzata e non gerarchica rivolta nella storia recente della Slovenia, La Federazione per le Organizzazioni Anarchiche invita tutt* a venire a Ljubljana il prossimo maggio e unirsi nella Balkan Anarchists BookFair (BAB)/Fiera balcanica del libro anarchico per festeggiare il decimo anniversario dal lancio di un evento che mette in contatto le comunità anarchiche, locali, regionali ma anche più ampiamente internazionali. Continua a leggere
Continuiamo a seguire e segnalare, per quanto ci è possibile, le vicende e le informazioni riguardanti in particolare il carcere di Tolmezzo, ma in generale la lotta anticarceraria che si è sviluppata in regione e non solo. Tentiamo di rompere il muro di silenzio e omertà che avvolge quella che è senza dubbio una “spinosa” questione (non per noi anarchiche/ci ovviamente), le mistificazioni dei giornali atti a distruggere la solidarietà, e lo facciamo amplificando la voce di chi sta portando avanti questo duro cammino di lotta fuori e dentro la prigione.
Segnaliamo oggi, questa chiacchierata/intervista/conversazione con Massimo Passamani pubblicata da radiocane, che ci racconta un po’ di cose sulla sua recente esperienza in carcere, il suo contatto con Maurizio Alfieri, la solidarietà tra detenuti e quanto sia importante far arrivare voce ed energia da fuori per distruggere la cappa di isolamento ideale per i repressori.
Questo il link, buon ascolto
Facebook si avvia ad avere un miliardo di utenti. È uno straordinario dispositivo in grado di mettere a profitto ogni movimento compiuto sulla sua piattaforma. Nell’illusione di intrattenerci, o di promuovere i nostri progetti, lavoriamo invece per l’espansione di un nuovo tipo di mercato: il commercio relazionale. Nell’acquario di Facebook siamo tutti seguaci della Trasparenza Radicale: un insieme di pratiche narcisistiche e pornografia emotiva.
PERFINO MOLTI COLLETTIVI POLITICI ORMAI UTILIZZANO FB PER LE LORO COMUNICAZIONI INTERNE E PER LA PIANIFICAZIONE DELLE PROPRIE ATTIVITA’, TANTO VARREBBE CHE USASSERO LA QUESTURA COME FERMO POSTA…
una precedente analisi pubblicata sul nostro blog
Chi usa facebook o si lascia usare da facebook non mette in pericolo solo se stess*, ma anche tutte le persone con cui è in contatto…
Il vice Prefetto vicario di Gorizia Gloria Sandra Allegretto ed il capo della Ragioneria della Prefettura Telesio Colafati sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode nelle pubbliche forniture e alla truffa. Secondo l’accusa avrebbero omesso di vigilare sulle fatture (sembra ampiamente gonfiate) emesse dalla Connecting people, il consorzio che gestisce CIE e CARA.
Insomma, non è una novità: la reclusione per mesi di persone incolpevoli nei lager di Stato può rivelarsi un ottimo affare !
Segnaliamo due importanti appuntamenti nei prossimi giorni
Giovedì 14 marzo 2013 ore 20.30
a MUZZANA DEL TURGNANO
presso Villa Muciana in piazza San Marco
conferenza pubblica con
l’Ing Claudio Cancelli e l’Ing. Ivan Cicconi
su Valsusa e tratta Veneto-Friulana della TAV
organizzata dal Comitato NO TAV Bassa Friulana e Comitato NO TAV Udine
Domenica 17 marzo 2013
Sabato scorso, 9 marzo a Ljubljana si è svolta un’altra manifestazione durante la quale ci sono stati degli arresti.
Ecco quanto ci racconta una compagna presente…
(…)In pratica all’ ultima manifestazione di sabato gli sbirri hanno tentato di portare via uno che stava lanciando della vernice su un edificio, altri due manifestanti si sono messi in mezzo per non far portare via il primo, e cosi’ sono stati portati tutti e tre alla stazione di polizia per “accertamenti”. E allora il corteo, venuto a conoscenza del fatto, si e’ spostato davanti alla stazione della p., esigendo l’ immediato rilascio dei tre (e sono stati subito rilasciati). Gli sbirri durante il corteo sono anche incappati in un’ attivista che si e’ rifiutata di mostrare loro i documenti (in quanto in slovenia non e’ atto legittimo chiedere i documenti alla gente senza fondato motivo), e ha quindi fatto partire gia’ in loco tutto uno scandalo a proposito. E poi hanno portato via uno che si e’ presentato con la forca da contadino…(…)Insomma, le cose si stanno muovendo…Queste manifestazioni stanno avendo effetto, sull’ opinione pubblica, sui media, e soprattutto sulle capacita’ autorganizzative dei vari, molto variegati, partecipanti..
Altri spunti di approfondimento su Info-action a questo link
Video presidio davanti alla stazione di polizia per il rilascio degli arrestati
Dal sito della FAO Slovenia
GOTOVI SO! Sono tutti finiti!
Tre mesi fa la gente in Slovenia si levò in una decentrata rivolta di massa. Ha segnato l’inizio di un intenso e in gran parte auto-organizzata resistenza alla crisi. La rivolta è iniziata a Maribor contro il corrotto sindaco e il consiglio comunale, ma è nata da più di 20 anni di transizioni politiche e delle accumulazioni del capitale che hanno ulteriormente incrementato la disuguaglianza e l’ impotenza. La lenta privatizzazione della società non ha lo scopo di darci una buona vita e ora viene rifiutata in tutto. È nel quotidiano comune e nelle eccezionali pratiche che si sfidano i rapporti di potere e che vediamo la nostra rivolta. Come la resistenza ha luogo in tutta Europa, si tratta di un processo con molte forme differenti di lotta e di espressione. Tutte sono ugualmente importanti e non devono essere ignorate, messe da parte o criminalizzate. È in questa molteplicità che ci impegnamo in un processo che ri-orienta il potere verso il controllo sulle nostre vite e che non possono essere catturate,bandite o strumentalizzate da interessi particolari, gruppi o partiti. In questo modo, si apre un processo di recupero di spazio di intervento per le persone in un dibattito sulla crisi politica riguardante tutta l’Europa.
L’ appello sistematico dall’inizio di buttare fuori l’élite politica ha chiarito che questo processo riguarda più di qualche singolo politico o cricca particolare. La corruzione degli individui al potere è solo l’esempio estremo di ciò che effettivamente combattiamo: il sistema stesso. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di continuare la nostra lotta al di là della caduta del governo attuale e al di là dei confini della nostra città e dei nostri Stati. Noi stiamo chiedendo un processo diverso, un processo basato sulla completa realizzazione dei nostri bisogni. Nessuno al potere potrà offrirci benevolmente le alternative quindi le imporremo dal basso verso l’alto!
Nei mesi da quando la rivolta è iniziata abbiamo visto gli attacchi sempre più draconiani da parte della polizia. Siamo stati intimidati nelle nostre case e gli spazi comuni, siamo stati spruzzati con gas lacrimogeni e spray al pepe, siamo stati picchiati e arrestati per motivi futili e per lunghi periodi ci sono stati negati i diritti; siamo perseguitati e provati. La stessa rivolta è stata criminalizzata! Lo stato di polizia in aumento è un chiaro indice che la resistenza succede qui e in Europa ha scosso quelle posizioni della vita economica e il potere statale. Il processo avviene senza alcuna domanda sulla violenza sistemica che abbiamo di fronte ogni giorno,che ha un impatto negativo enorme sulla nostra vita. I mercati finanziari e le banche attaccano i nostri mezzi di riproduzione sociale, prendono le nostre case e ci minacciano di debiti, lo stato fa il lavoro sporco di tenerci tranquilli durante questa rapina.
Si tratta di una rivolta che va oltre le specificità, i processi locali in Slovenia. Si va al cuore del grande mentire: che l’economia di mercato e privata dell’industria, dei servizi e dei beni si concluda con il la prosperità di tutti i popoli. Il progetto di un sistema neo-liberale in Europa, un processo costituente dall’alto, è il principale manifesto con cui vendono questa menzogna, mentre socializza i costi su di noi per una crisi che non ha ancora creato. Il sistema ottiene accumulazione, noi otteniamo austerità. Non si può lottare contro un sistema transnazionale del capitale se siamo bloccati nei nostri stati nazionali. In effetti in questa lotta , vogliamo trascendere identità parrocchiali, miti storici e politiche marginali.
Diffondiamo l’appello per riunirci in un percorso comune.
Lubiana. 1 Mar 2013
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=brlzyjWj_IE
L’Italia è uno Stato democratico ?
Secondo Rousseau (il massimo teorico della Democrazia che – non a caso – nessuno cita mai) può dirsi democratico solo uno Stato in cui il popolo sovrano possa in qualsiasi momento licenziare i membri del governo (e del parlamento) sostituendoli con altri di propria fiducia. Non è certo il caso dell’Italia, né di nessun altro Stato “democratico” esistente.
Anzi, l’art. 67 della Costituzione italiana sancisce che “Ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato” In parole povere: voi eleggete un deputato e gli conferite una “delega in bianco”, per cinque anni può fare quello che vuole, il contrario di quello che vi ha promesso e anche cambiare 15 volte partito (come spesso succede)! Tutto ciò nel pieno rispetto della Costituzione. Continua a leggere
NON CI SONO GOVERNI AMICI !!!
“dagli amici mi guardi iddio, ché dai nemici mi guardo io”
Superfluo dire qual è la posizione delle più note tra le quasi 200 (!) liste che concorreranno alla gara elettorale di febbraio: Partito Democratico, Lista per Monti, Moderati, Lega Nord, Udeur di Mastella, Fratelli d’Italia, Popolo della Libertà sono sempre stati a favore del treno ad alta velocità, grande opera, tra le tante in progetto, che è per loro fonte di voti, appoggi e ricchi bottini.
Ma avvicinandosi le elezioni, gli avvoltoi, come al solito, cominciano a volteggiare anche sul movimento No Tav, un ghiotto boccone, un serbatoio di voti. E così scopriamo partiti, partitini, liste e “movimenti” che assicurano di essere paladini del No Tav e nei quali convivono anche partitini pro Tav. Ma vediamo più nel dettaglio la loro carriera. Continua a leggere
Riceviamo dal Coordinamento contro Carcere e Repressione e inoltriamo
“I GIORNALISTI USATI DAI ROSS”
Il 12 febbraio scorso il tribunale del Riesame di Trieste ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 2 gennaio dal Gip di Tolmezzo nei confronti di Maurizio Alfieri accusato di tramare una mirabolante evasione in elicottero e di spacciare droga e armi mentre era in isolamento. Cade così, dopo poche settimane, la montatura orchestrata dai Ros e dal procuratore Giancarlo Buonocore contro il prigioniero che per primo aveva avuto il coraggio di denunciare le violenze e le minacce che venivano perpetuate all’interno del carcere di Tolmezzo. Denunce che istituzioni e giornalisti si sono ben guardati dal rendere pubbliche. Dall’altro lato non è stato certo risparmiato inchiostro per cercare di infamare anarchici e no tav che avevano organizzato iniziative di solidarietà con i prigionieri in lotta. Ebbene, se denunce e giornali si possono stracciare e gettare, il carcere e le sue guardie continuano a mietere vittime e a cercare di reprimere chi alza la testa.
Proprio sabato scorso si è tenuto a Saluzzo (CN), dove Maurizio era stato da poco trasferito, un presidio di solidarietà per lui e gli altri prigionieri che da poco hanno iniziato a far sentire la loro voce contro gli orrori del carcere, ma Maurizio non c’era, infatti è stato trasferito in fretta e furia a Terni pochi giorni prima del presidio. Questo dimostra, per chi avesse ancora dubbi o addirittura creduto ai giornali, il metodo codardo e infame con cui l’istituzione penitenziaria cerca di piegare chi osa ribellarsi: se non bastano i pestaggi, allora si creano montature, campagne mediatiche, intimidazioni e continui trasferimenti.
Non ci scandalizziamo se i giornalisti assecondano queste operazioni repressive ricopiando le veline della questura ed omettendo tutte le violenze che avvengono nelle carceri, i fatti sono venuti a galla da soli e confermano che questa lotta è giusta. A pennivendoli e sbirri lasciamo volentieri il loro ruolo di servi, noi continueremo a lottare finché le urla da dentro le carceri non diventeranno un boato che li travolgerà tutti quanti.
Coordinamento contro il carcere e la repressione
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