CIE DI GRADISCA: piovono le denunce per la manifestazione del 17 agosto

UN  NUOVO FATTO REPRESSIVO: NOVE COMPAGN* DENUNCIATE PER AVER PRESO PARTE ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO IL CIE DEL 17 AGOSTO 2013.

no cie gradiscaLE ACCUSE SONO DI BLOCCO STRADALE E DI “AVER IMBRATTATO IL MURO DI CINTA DEL CIE DI GRADISCA D’ISONZO SCRIVENDOVI VARIE FRASI  QUALI ‘CHIUDERE I CIE’, ‘LIBERTA’ ED ALTRE DELLO STESSO TENORE” (testuale !)

LA MASSIMA SOLIDARIETA’ A TUTT* GLI/LE INQUISIT* !

IL CIE DI GRADISCA RIMANGA CHIUSO E CHIUDIAMO TUTTI GLI ALTRI !

RICORDIAMO INTANTO LA MANIFESTAZIONE CONTRO LA REPRESSIONE A UDINE  SABATO 23 NOVEMBRE ORE 15.00 CON CONCENTRAMENTO IN PIAZZA MATTEOTTI (solidarietà a Kabu)

 

 

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solidarietà a Kabu !

SABATO 23 NOVEMBRE ORE 15.00
CORTEO CONTRO LA REPRESSIONE A UDINE CONCENTRAMENTO IN PIAZZA MATTEOTTI (S. Giacomo)
+ info

ACCADE A UDINE !: 13 novembre Kabu, un giovane compagno viene pestato ed arrestato dalla polizia perchè privo di documenti (la giustificazione è la solita: “resistenza”), le persone che assistevano al pestaggio sono state intimidite, alcune malmenate. Due compagne/i che si erano recate in Questura per informarsi della sorte di Kabu sono state a loro volta denunciate. 15 novembre: dopo 48 ore Kabu è stato scarcerato.

(riprendiamo da info-action)

Ieri sera (13 novembre) uno sbirro ha chiesto a Kabu i documenti. Kabu gli ha risposto che non li aveva ed è stato sbattuto a terra. Poi gli sono saltati addosso almeno 5 sbirri + 2 carabinieri, pestandolo, minacciandolo, ecc. E’ stato arrestato per resistenza e aggressioni a pubblico ufficiale. Un’altra ragazza, è stata spinta e a un’altro ragazzo è arrivato un calcio con gli anfibi. Un ragazzo americano che stava filmando la scena (come altri passanti che fotografavano l’aggressione) è stato arrestato anche lui. Un ragazzo e una ragazza sono stati denunciati per resistenza, senza aver fatto resistenza alcuna. Sono stati costretti alla schedatura fotografica e a dare le impronte digitali. Il ragazzo americano pare dovrebbe essere rilasciato (dopo foto e impronte). Kabu è stato portato in prigione in via Spalato questa mattina dove starà per 48 fino all’udienza. Gli è stato mandato un telegramma.

VOGLIAMO KABU LIBERO SUBITO

SOLIDARIETA’ A KABU E A TUTT* I/LE RAGAZZ* CHE HANNO SUBITO QUESTA AZIONE REPRESSIVA

intanto gli dedichiamo questa canzone!

Up town, I was wandering around
Two coppers clocked me and said “Here’s one for the pound”
I told them that I knew my rights, and started to see red
They laughed and got their truncheons out and this is what they said

“We run things in this neighbourhood
And we don’t fuck about so you better be good
No firm is as big as ours and we show no pity
From the hills to the coast, all the towns and cities
Are ruled by us with an iron grip
You march to our drum and you live in our trip
We’re the engine’s mechanics; we’ve got all the tools
This is ‘Animal Farm’, we’re the pigs, we rule!”

One day down the dole, I was smelling something funny
When the bastards lording over me would not give me my money
Their power trip was obvious, malicious and low
And a hag with a computer said “There’s one thing you should know…”

“We run things…”

In the old oak forest I was having a good time
When a bastard in a hard hat came and said “All this is mine!”
To build a tesco’s carpark I said “I’ll get in your way!”
As they beat me up and locked me up, all that they could say was…

“We run things…”

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SCIOPERO “GENERALE” ?

I sindacati di Stato, dopo essere riusciti ad indire contro la macelleria sociale del governo Monti e la devastante riforma Fornero solo 4 ore di sciopero, ora tornano “alla carica” con uno sciopero presunto generale.
gatto selvaggioLe modalità dell’agitazione sono però tali da depotenziarlo completamente in partenza: giorni diversi a seconda delle province e delle regioni (15 novembre in Friuli Venezia Giulia), durata diversa a seconda delle zone e dei comparti: 4, 8, persino una sola ora !
È chiaro il carattere puramente di facciata di questa mobilitazione. Dopo lo sciopero del sindacalismo di base del 18 ottobre (sia pure largamente minoritario) CGIL, CISL, UIL dovevano pure dimostrare in qualche modo alla loro base “che si stavano muovendo”.
Non c’è molto da attendersi da sindacati che si sono da anni trasformati in semplici propaggini dello Stato, lautamente finanziate da questo (patronati, CAF) e che ancora recentemente hanno sottoscritto con Confindustria il vergognoso “Patto sulla Rappresentanza nei luoghi di lavoro” che rappresenta la definitiva adozione del “metodo Marchionne” in tutti i rami dell’industria, consentendo ai padroni di scegliersi liberamente la controparte privando di ogni diritto i sindacati che non si adeguano…

QUELLA CHE SERVE ORA E’ UNA VERA OPPOSIZIONE SOCIALE !

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Venerdì 15 novembre PIZZA + CINEFORUM AUTOGESTITO

Riprende il nostro

CINEFORUM AUTOGESTITO

in via Tolmezzo 87 a Udine

VENERDI’ 15 NOVEMBRE
ore 19.30 PIZZATA VEGAN
convivialità cruelty free per affrontare la visione a panza piena!

ore 21.00 proiezione del film:
RISORSE UMANE
di Laurent Cantet

Il film (Resources humaines; Regia e sceneggiatura di Laurent Cantet, 1999) racconta la storia del giovane laureato Franck (Jalil Lespert), che ritorna alla sua città natale in Normandia per fare uno stage manageriale nel reparto “risorse umane” della fabbrica in cui il padre lavora come saldatore da 23 anni.

È stata da poco varata in Francia la legge che prevede la riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore, una misura che (in teoria) dovrebbe aumentare l’occupazione.

Il giovane è in un primo tempo elogiato, sia dagli amici che dai parenti, per la “scalata sociale” che sta realizzando, con il passaggio da figlio di operaio a futuro manager, ma ben presto…

http://youtu.be/B4tAg8_Hoqs

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News No CIE: Chiuso il CIE di Gradisca+Sabato 9 novembre presidio davanti al carcere di Gorizia

Il Cie di Gradisca è ufficialmente chiuso, non grazie ai politicanti blateroni, ma alle rivolte interne condotte con estremo coraggio e determinazione dai detenuti!

Da info-action la rassegna stampa e i link che riassumono i fatti dell’ultima settimana!
La battaglia adesso continua perchè non riapra mai più!

intanto:

SABATO 9 NOVEMBRE 2013
PRESIDIO DAVANTI AL CARCERE E AL TRIBUNALE
ore 17.00 via Barzellini Gorizia

QUANTO L’INGIUSTIZIA DIVENTA LEGGE, LA RIVOLTA DIVENTA DIRITTO

Il CIE di Gradisca d’Isonzo è chiuso.

Una chiusura da tempo invocata dall’esterno, ma resa realtà dall’interno attraverso le rivolte, dai migranti che in prima linea hanno subito maggiormente l’esistenza di quel non-luogo di negazione dei diritti e che, per farlo chiudere, hanno messo in gioco la loro vita, rischiando anche la morte.

Alcuni di essi si trovano ora rinchiusi nel carcere di Gorizia proprio per aver praticato la ribellione.

Per la loro scarcerazione immediata e in solidarietà a tutti i reclusi del carcere di Gorizia e delle carceri italiane che versano in condizioni indegne e disumane.

Rete FVG contro i CIE

 

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CIE di Gradisca: nè qui nè altrove

Dopo la giusta ribellione dei reclusi, che ha devastato le strutture del lager, si è completato in questi giorni lo svuotamento (temporaneo) del campo di detenzione, con il trasferimento di 36 “ospiti” al CIE di Trapani ed il rimpatrio forzato di altri detenuti.

Il nostro augurio è che l’opposizione a queste strutture detentive “amministrative” si estenda in tutto il Paese e si rafforzi, portando alla CHIUSURA DEFINITIVA DI TUTTI I CIE !

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ANTIMILITARISMO SEMPRE !

Come ogni anno, agli inizi di Novembre, assistiamo alle penose “celebrazioni” di quell’immensa ed assurda carneficina che è stata la Prima Guerra Mondiale. Una guerra (inutile come tutte le guerre) che è servita solo a spianare la strada ai regimi totalitari postbellici e, pochi anni dopo, ad una guerra ancor più disastrosa.

Inutile ? Certamente è stato inutile il sacrificio di nove milioni di morti (seicentomila in Italia) inutilmente ammazzati, tra i quali è stata ripescata la salma di un povero caduto, un “milite ignoto” da imbalsamare come simbolo del militarismo patriottico. Assai utile invece per i grandi industriali che, comodamente imboscati nelle retrovie, hanno fatto i miliardi a spese del bilancio dello Stato: come la FIAT, passata da quattromila a quarantamila dipendenti durante il conflitto…

Vale la pena di leggere qualche riga dai ricordi di uno che in trincea c’è stato davvero:

“Tutti la guerra la facevamo per vigliaccheria, non per coraggio. Ci chiamavano e non avevamo il coraggio di fare il disertore: allora dovevamo fare la guerra.

In un primo momento avevano messo in prima linea anche i carabinieri sul Podgora, al Pneumo. Li hanno mandati all’assalto, ma ci sono rimasti tutti, la maggior parte uccisi dai soldati italiani che sparavano loro nella schiena. All’ultima offensiva di agosto, alla quale ho preso parte a Gorizia sul Monte San Marco, è venuto un plotone di carabinieri da Udine con il motto ‘O morti o decorati”: Ma non li avevano mandati per andare all’assalto contro gli Austriaci ma per mandare gli Italiani ad ammazzare e a farsi ammazzare. Il primo assalto era andato male […] i carabinieri venivano a cercarci nelle gallerie, a vedere che mostrine avevamo sulla divisa. Se le avevamo da mitragliere ci lasciavano andare, ma se erano di fanteria allora voleva dire che si era scappati via dalla prima linea. Allora li prendevano e li tiravano fuori come maiali, quando li tirano fuori dalla stalla per ammazzarli: li mettevano su, davano un colpo di moschetto nella schiena… Quando vedevo queste cose, mi vergognavo, piangevo: ‘ma guarda quanto siamo vigliacchi, non siamo capaci di sparare a

Queste canaglie di carabinieri’. Continua a leggere

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CASTAGNATA a tutto GAS!

castagnata

CASTAGNATA DI PRESENTAZIONE DEL GAS

(gruppo di acquisto solidale) dei

SEMI SALVADIS!

mercoledì 6 novembre

alle ore 19.30
ci vediamo
in via Tolmezzo 87

per parlarne tutt* assieme e raccogliere adesioni e proposte!!!

gas

 ps: per chi volesse fare una passeggiata di raccolta castagne con noi, appuntamento in via Tolmezzo 87 ore 9.30 DOMENICA 3 NOVEMBRE!

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Sabato 26 ottobre: Tele di Elena, note di Ines

volantinocolori26

 

Ritorna il para-cantautore INES, dispenser ambulante di note trasversali, pensieri in bilico e musicalità oltremodo emotivamente pregna. La promozione del suo “lavoro” autoprodotto “..è anche colpa vostra se sono così..” continua indefessa.  In questa occasione si esibirà “nature”, o “a emissioni zero”. Evitando ulteriori giri di parole, senza la corrente. ANPLAGH’D!

Le tele (e non solo!!!) della giovane pittrice ELENA CHIANDUSSI (le quali opere istoriano magistralmente i lavori del cantautore in questione, sia solista che in gruppo) saranno pronte a rapirvi l’apparato visivo con le suggestioni in bilico tra echi dell’infanzia e incubi sub- e in- consci che neanche H. P. Lovecraft(con tutto il rispetto, eh..)

Vi accoglieremo con un lussureggiante BUFFET VEGAN – CRUELTY FREE (che significa che nessun essere vivente ha sofferto per produrre i cibi che entreranno nei vostri esofagi).

 

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La casa è di chi la abita!

Leggiamo sui giornali dello sgombero dei senza tetto che si erano rifugiati all’interno della caserma Piave a scopo abitativo e in altri spazi cittadini.
Ripetiamo come in passato che LA CASA E’ DI CHI LA ABITA  e non di chi chiude, blinda spazi con la scusa di “preservare” il decoro… ma preservare de che? Si parla tanto di degrado, ma è quello a cui si mira quando si impedisce che degli edifici con potenziale abitativo per qualcun* o per la socialità per qualcun* altr*, siano mantenuti abbandonati con la violenza…


La casa è di chi l’abita
è un vile chi lo ignora,
il tempo è dei filosofi
il tempo è dei filosofi

La casa è di chi l’abita
è un vile chi lo ignora,
il tempo è dei filosofi
la terra di chi la lavora.

… (estratto di un canto anarchico)

TROPPA GENTE SENZA CASA,

TROPPE CASE SENZA GENTE!

OCCUPARE E’ GIUSTO!

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Cineforum cult di domenica 20 ottobre, si cambia cult!

Per problemi tecnici siamo costretti a rimandare Decoder di Klaus Maeck, di qualche tempo, manteniamo comunque l’appuntamento con il CINEFORUM CULT per DOMENICA 20 OTTOBRE solo con altro cult!!!

inizio proiezione ore 19.30

ESSI VIVONO!

di John Carpenter
(1988)

Arrivato a Los Angeles in cerca di lavoro,John Nada si rifugia in un campo di baracche occupato dai senzatetto, che viene presto sgomberato dalla polizia. Durante la fuga ritrova una scatola piena di occhiali da sole che una volta indossati fanno vedere una realtà bianco/nera molto diversa… (+ spoiler qui)

Tratto dal racconto Eight O’Clock in the Morning di Ray Nelson del 1963, in tutto il suo sapore retrò anni 80 (e anche un po’ B-movie) è un imperdibile film e un’occasione per riflettere sul potere dei mass-media nel controllare e manipolare le masse.
Per chi non l’avesse visto e per chi sì un’occasione per vederlo in compagnia!

A seguire luculliana cena vegan
indian style!

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verso lo sciopero generale del 18 ottobre

FINALMENTE, DOPO ANNI DI SCIOPERETTI INDETTI IN ORDINE SPARSO DAI VARI SINDACATI DI BASE, ABBIAMO ASSISTITO ALLA CONVOCAZIONE – PER VENERDI’ 18 OTTOBRE – DI UNO SCIOPERO UNITARIO DI TUTTO IL SINDACALISMO DI BASE (anche se non sono mancati i dissensi su dove situare la/le manifestazioni nazionali: solo a Roma per Cobas e USB, a Roma e a Milano per CUB).

IN REGIONE segnaliamo, per il 18, il presidio organizzato a Trieste dall’USI-AIT di Trieste e Monfalcone in largo Barriera dalle 9 alle 13

La situazione del resto è ormai di una gravità eccezionale. I salari dei lavoratori dipendenti diminuiscono a vista d’occhio. Intere fasce di lavoratori, un tempo garantiti, si trovano sospinte verso la soglia della povertà. Vere e proprie difficoltà di sopravvivenza ormai per i precari e per gli immigrati.

Il “Patto sulla Rappresentanza nei luoghi di lavoro”sottoscritto il 31 maggio da CGIL CISL UIL e Confindustria, che padronato e sindacati concertativi vorrebbero tradurre in legge,  rappresenta la definitiva adozione del “metodo Marchionne” in tutti i rami dell’industria e consentirebbe ai padroni di scegliersi liberamente la controparte privando di ogni diritto i sindacati che non si adeguano.

Di fronte a questo attacco senza precedenti la lotta latita. E’ NECESSARIO CHE QUESTO APPUNTAMENTO SEGNI L’INIZIO DI UNA INVERSIONE DI TENDENZA !

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Resoconto udienza Maurizio Alfieri

carcereRiceviamo da alcun* compagn* presenti, il resoconto della prima udienza del processo a Maurizio Alfieri di cui parlammo qui

Lunedì 7 ottobre si è tenuta a Udine l’udienza filtro del processo che vede imputati Maurizio Alfieri e Valerio Crivello per minacce e lesioni ai danni di un altro detenuto (che si auto-definisce “collaboratore di giustizia e dell’amministrazione penitenziaria”) quando erano entrambi ancora detenuti nel carcere punitivo di Tolmezzo.
Il giorno prima un presidio di saluto si è tenuto sotto il carcere di Udine, consolidando la presenza di compagni e familiari sotto le mura di questa struttura, all’interno della quale i pestaggi e i trasferimenti punitivi sono prassi. Un modo per ribadire, ancora una volta, che solo la lotta paga e per trasformare ogni attacco repressivo in un’occasione di rivalsa. Continua a leggere

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Domenica 6 ottobre, presidio sotto il carcere di Udine

Maurizio Alfieri è a Udine per la prima udienza del suo processo, come spiegato qui.

Domani domenica 6 ottobre ore 17 presidio solidale sotto il carcere.

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Lunedì 7 ottobre: prima udienza Alfieri

Riceviamo e inoltriamo il comunicato riguardante l’udienza del processo di Maurizio e Valerio, dal Coordinamento contro il carcere e repressione di Udine

Lunedì 7 ottobre alle ore 9 presso il tribunale di Udine si terrà la prima udienza del processo che vede imputati Maurizio Alfieri e Valerio Crivello con le accuse di minacce e lesioni ai danni di un infame.

Saremo presenti in aula e fuori dal tribunale a partire dalle ore 8 per sostenerli e salutarli, riportando anche in città quello che loro hanno denunciato sulle condizioni dei prigionieri nelle carceri italiane, per far sì che la loro lotta e la loro determinazione non resti ingabbiata in un’aula di tribunale.

Non esistono mura né giudici capaci di fermare il desiderio di libertà

La solidarietà è un’arma

Coordinamento Contro il Carcere e la Repressione – Udine

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INIZIATIVE di OTTOBRE in via Tolmezzo 87

ottobre_WEB

Venerdì 11 ottobre
ore 20.30 mettiamoci a nostro agio con pizze e focacce vegan!
ore 21.00 (puntuali)
CINEFORUM ANTICARCERARIO
CARANDIRU di Hector Babenco (2003)

A Carandiru, il carcere più grande del Brasile, il 2 ottobre 1992, esattamente 21 anni fa, con il pretesto di sedare una rivolta, 350 militari entrarono nel carcere massacrando 111 detenuti, nessun poliziotto rimase ucciso.
Il film racconta le storie di alcuni prigionieri e i giorni che precedettero questa strage, nota con il nome di Massacro di Carandiru.
Storie vere tratte dalla testimonianza di un medico volontario che si occupava di prevenzione dell AIDS all’interno del carcere.

Martedì 15 ottobre
ore 21.00
SEDE APERTA + RIUNIONE
Siete tutt* invitat* a partecipare alla riunione mensile per proporre attività, iniziative e dibattiti, condividere idee, pensieri e saperi! Continua a leggere

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Belgrade Six continua la repressione in Serbia

Nuova repressione e fabbricazione di accuse penali contro la ASI IAA

Il sistema giuridico della Serbia sta continuando con pressioni e con casi giudiziari mirati nei confronti dei membri del ASI, Anarcho-Syndicalist Initiative. Avendo famigliarità con la base di questo sistema e avendo chiare le intenzioni della nostra confederazione sindacale, non ci sorprende per niente il comportamento dei tribunali.

Eppure, è un po’ sconcertante la totale assenza di ogni tentativo di creare una spiegazione razionale riguardo a come stanno proseguendo i processi e l’arroganza del sistema che sta superando ogni limite.

Dopo che l’assoluzione dei sei anarchici di Belgrado per il caso dell’attacco alla Ambasciata greca è stata ribaltata dalla Corte d’Appello a metà del 2011, il processo contro Tadej Kurepa, Sanja Dojkic, Ivan Savic, Nikola Mitrovic, Ratibor Trivunac and Ivan Vulovic è stato riattivato per motivi politici.

A questo fatto bisogna aggiungere che il processo è prolungato ad infinitum, con l’ovvia intenzione di mantenere gli accusati “al guinzaglio”.

Così l’udienza è stata rimandata perchè gli “esperti” della polizia non si sono fatti vedere, mentre le loro deposizioni precedenti erano senza dubbio favorevoli agli accusati.
Il processo è stato rimandato al 22 gennaio del prossimo anno!

Parallelamente a questo caso,il sistema sta avviando molti altri casi contro i nostri membri, tra i quali quello contro il nostro compagno Ratibor Trivunac è quello più noto.
E’ stato accusato di aver avuto una condotta criminale “interferendo nelle attività di sicurezza svolte da un funzionario di polizia” durante un presidio contro la NATO che ha avuto luogo a Belgrado nel giugno del 2011.
Dozzine di testimoni e chiarissimi video dell’evento negano totalmente queste accuse, la corte ha deciso di continuare il processo basandosi sulle false testimonianze dell’ispettore Sasa Todorovic e il poliziotto Marko Đorđević , entrambi del dipartimento di polizia di Belgrado.
L’udienza principale in questo caso si terrà lunedì 23 settembre.

L’ Anarcho-Syndicalist Initiative vuole informare l’opinione pubblica che non soccomberà alla pressione dello stato e che risponderà in maniera decisiva e con solide argomentazioni alle macchinazione del sistema giuridico serba, usando tutti i mezzi legittimi all’interno del Paese e fuori, con l’intenzione di prevenire ulteriore repressione legale contro i nostri membri.

Stop alla repressione!

18. 9. 2013. Belgrade General Secretariat of the Anarcho-Syndicalist Initiative Section of the International Workers’ Association

fonte : http://www.ainfos.ca/ainfos30858.html

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Sabato 21 settembre presentazione Crypt ‘r Die & GNU/Linux Freepto a cura del collettivo AvaNa di Roma.

criptSabato 21 settembre ore 18,00 nella nostra sede di via Tolmezzo 87 a Udine

Presentazione dell’opuscolo Crypt ‘r Die e di GNU/Linux Freepto a cura del collettivo AvaNa di Roma.

Il collettivo AvaNa (Avvisi ai Naviganti) fin dalle origini ha dato sempre centralità al tema della repressione a mezzo digitale. CRYPT ‘R DIE è un vademecum per tutte e tutti coloro che vogliono iniziare a riprendersi la propria libertà e che sentono il bisogno di difendersi da ogni tipo di controllo e sorveglianza digitale.

Freepto è un sistema operativo installato su una pennetta usb.
Questo significa che puoi portare la pennetta sempre con te ed utilizzare qualsiasi computer proprio come se fosse il tuo portatile.
Inoltre i dati che salverai all’interno di questa pennetta saranno automaticamente cifrati (ovvero non potranno essere letti da nessun altro).

Puoi scaricare Freepto e trovare ulteriori informazioni a partire da questa pagina: https://avana.forteprenestino.net/freepto

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Lotta anticarceraria/Mobilitazione dei detenuti e presidi solidali in FVG

settembre_2013

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Pordenone: Autogestione dei territori e dei saperi

Anche quest’anno parteciperemo con il nostro banchetto maggiorato di qualche autoproduzione vegan alle giornate dell’Autogestione dei territori e dei saperi in quel di Pordenone.
Per maggiori info sul programma andate QUI

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