Sullo sgombero della Breccia a Trieste

“Incominciando col gustare un po’ di libertà, si finisce per volerla tutta.”

Trieste, sabato 28 settembre. Un edificio abbandonato da anni è stato riportato in vita da alcune persone determinate e in poche ore rimesso a morte dagli sbirri che, di grande lena hanno sgomberato lo stabile.
Quella che per la cronaca dei media è stata un’azione tempestiva di “ritorno” all’ordine è, ai nostri occhi invece un imbarazzante espressione di debolezza da parte di chi ha voluto sgomberare e l’ha fatto pure in fretta e furia.
Cosa temevano? Davvero uno spazio autogestito fa così tanta paura da essere represso alla velocità della luce?
Se è davvero così, altro che Breccia qui abbiamo aperto una voragine!
Se non si era cert* di essere sulla strada giusta, ora non ci sono dubbi.

Esprimiamo SOLIDARIETA’ alle generose compagne e compagni colpit* dalla repressione, per essersi mess* in gioco per qualcosa di cui tutt* avremmo beneficiato (e sicuramente beneficeremo, perché non è finita qui!)

Oltre a questo non possiamo far altro che rinnovare la nostra incondizionata COMPLICITA’ (passata presente e futura) con chi porta dentro di sè il fuoco della ribellione e l’amore coraggioso per la libertà.
Con chi pensa fuori “dalla scatola” che ci hanno confezionato attorno, per dirci cosa vogliamo e come lo vogliamo.
Sempre a fianco di chi lotta contro confini, muri e gabbie qualsiasi esse siano, CPR, galere di stato o mentali!

Sabato a Trieste si è aperta una Breccia e sarà molto difficile chiuderla!

SOLIDARIETA’ ALLA BRECCIA E A TUTTI GLI SPAZI SGOMBERATI IN QUESTO ULTIMO ANNO!

Pubblicato in Anarchia, Autogestione, Dal territorio, DIY, Notizie Flash, Repressione, Solidarietà | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su Sullo sgombero della Breccia a Trieste

venerdì 04 ottobre: GEOGRAFIGA

Pubblicato in anarcoqueer, Antisessismo, assemblea degenere, Autogestione, DIY, GeograFIGA, Iniziative, Laboratori(A)utogestita TransFemmQueer, TransFemmQueer, Volantini | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su venerdì 04 ottobre: GEOGRAFIGA

VEN 27 Cena SOCIALE : Presentazione Salsa Autoprodotta vs caporalato e gdo

VENERDì 27 settembre ore 20.30 alla laboratori(A)utogestita

CENA SOCIALE VEGAN: PRESENTAZIONE DELLA SALSA AUTOPRODOTTA contro caporalato e grande distribuzione!
(prenotate i posti e prenotate la salsa 🙂 )

 

Il menù vegano, quindi senza sfruttamento animale, prevede oltre alla salsa anche AGLIO DI RESIA!!

Questo mese durante la nostra cena sociale di autofinanziamento presenteremo la Salsa Autoprodotta contro caporalato e grande distribuzione di cui potete leggere qui
https://affinitalibertarie.noblogs.org/2019/08/25/autoproduzione-collettiva-di-salsa-vs-caporalato-e-gdo-1-settembre/

Perchè per noi è importante agire anche nel piccolo per produrre cambiamenti che potranno pure sembrare insignificanti, ma da qualche parte si deve cominciare.

Perchè la liberazione nostra e degli/delle altr* parte anche dalle scelte individuali e cosidette “private” che facciamo ogni giorno.
Azioni quotidiane volte a soddisfare i nostri bisogni primari, come decidere cosa mettere nel nostro piatto sono il punto di partenza per togliere complicità a chi sfrutta attraverso le logiche capitalistiche persone, ambiente e gli animali non umani.

L’autoproduzione collettiva ci ha permesso di trasformare quantitativi di pomodori che da sol* non avremmo mai potuto affrontare, per soddisfare più a lungo possibile il nostro comune fabbisogno, in questo caso di salsa.
L’ottica è anche quella di rendere accessibile una salsa fatta con pomodori da agricoltura biologica a chi per ragioni economiche (ma anche di tempo e opportunità) non ha alternative alla grande distribuzione ed è costretto a mangiare a consumare,letteralmente, il frutto dello sfruttamento e del caporalato.

Durante la serata faremo anche un aggiornamento su quanto successo nelle campagne pugliesi questa estate, dei morti, degli sgomberi, della repressione che se rimangono nel silenzio verranno “serviti” sulle nostre tavole come se niente fosse. Per noi è importante raccontare quello che si nasconde (o viene nascosto) sulla raccolta dell’ORO ROSSO per rende da un lato consapevoli chi “consuma” e dall’altro per rendere un minimo di giustizia a chi sta lottando in quei posti.

La cena sociale è di autofinanziamento e ci aiuta a “tirare avanti la baracca” una baracca autogestita che dà a tutt* la possibilità di fare, pensare, sperimentare e anche cospirare in libertà per il sovvertimento del reale.
Perchè uno spazio autogestito è una opportunità per chiunque lo attraversi, basta saperla cogliere.

Vi aspettiamo e ci sarebbe molto utile, se ci segnalaste la vostra presenza scrivendo ad affinitalibertarei(at)inventati.org così prepariamo il giusto ed evitiamo sprechi.
Se non potete dire prima, niente preoccupazioni, un piatto ci sarà sempre anche last minute.

Pubblicato in Anarchia, Antirazzismo, Autogestione, DIY, Iniziative, Laboratori(A)utogestita TransFemmQueer, No CPR, Solidarietà | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su VEN 27 Cena SOCIALE : Presentazione Salsa Autoprodotta vs caporalato e gdo

GAB DE LA VEGA – PUNK LIVE ACOUSTIC SET 18 SETTEMBRE ORE 20.00

Pubblicato in Anarchia, Autogestione, DIY, music(a) | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su GAB DE LA VEGA – PUNK LIVE ACOUSTIC SET 18 SETTEMBRE ORE 20.00

INIZIATIVE IN SETTEMBRE

Pubblicato in Ambiente, Anarchia, anarcoqueer, Antifascismo, Antisessismo, Autogestione, Dal territorio, DIY, Iniziative, music(a), TransFemmQueer | Contrassegnato , , , , , , , , | Commenti disabilitati su INIZIATIVE IN SETTEMBRE

14/09 Condivisione di saperi/Riappropriazione di tecniche: COLLAGE SOVVERSIVO

Sabato 14 settembre
alle ore 18.30 un’altra serata di condivisione di saperi e riappropriazione di tecniche per dare sfogo alla nostra creatività e sovvertire il sovvertibile, questa volta, attraverso il COLLAGE!
Al termine o in mezzo al momento di massima ispirazione ci delizieremo con cibarie vegan!

Reinventiamoci la realtà!
Recuperando riviste e libri destinati al macero o dagli argomenti/messaggi che non ci rappresentano più o non ci hanno mai rappresentato.
Tagliamo Incolliamo e Riordiniamo/Riarrangiamo il nostro messaggio e la nostra storia.

Serata di collage con Felice Guerra dal e con il collettivo N.A.I.F. alla Laboratori(A)utogestita in via de rubeis 43 a Udine!

Pubblicato in Anarchia, Autogestione, DIY, Iniziative, TransFemmQueer | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su 14/09 Condivisione di saperi/Riappropriazione di tecniche: COLLAGE SOVVERSIVO

AUTOPRODUZIONE COLLETTIVA DI SALSA vs CAPORALATO E GDO – 1 SETTEMBRE

Dopo il sold out dell’anno scorso, anche quest’anno vogliamo proporre la produzione collettiva di salsa utilizzando pomodori biologici e soprattutto coltivati e raccolti da piccoli contadini locali.

Che ne è nel frattempo dei veri raccoglitori di pomodori?
Quelli che per 3 euro all’ora, al lordo del costo del trasporto, vengono assoldati nelle campagne del Sud Italia, non hanno alcun diritto nè permesso per infortunio o malattia, e vivono in ghetti autogestiti o nei container allestiti nei “campi di lavoro” legali (e militarizzati) come quello denominato Casa Sankara nel foggiano?

Beh, non se la passano meglio dell’anno scorso, come non se la passano le colleghe raccoglitrici che frequente subiscono stupri e ricatti dai loro datori di lavoro, o i loro colleghi che lavorano nella raccolta di frutta e verdura del Nord Italia (come ad esempio i 200 lavoratori irregolari sfruttati nelle campagne trentine, lombarde, emiliane e piemontesi da una organizzazione di “supporto alle imprese”).

E cosa fanno le istituzioni per fermare lo schiavismo nelle campagne?
Procedono allo sgombero dei ghetti di San Ferdinando e di Borgo Mezzanone, conclusosi l’11 luglio, applicano la legge 199/2016 anti-caporalato che colpisce pesantemente i caporali ma solo parzialmente i veri beneficiari dello sfruttamento, cioè gli imprenditori agricoli, e addirittura stanziano fondi per l’acquisto di biciclette così che non sia necessario per i lavoratori usufruire del servizio di trasporto offerto dai caporali, come se i lavoratori non fossero capaci di comprarsi una bicicletta).

Di sicuro la fantasia supera la voglia di risolvere il problema, dato che il lavoro nero e lo sfruttamento dei migranti sono il vero motore del made in Italy alimentare. Sull’ultimo rapporto della CGIL si legge che lo sfruttamento genera un giro d’affari di 4,8 miliardi di euro, oltre all’ 1,8 miliardi di evasi contributivi, e coinvolge 430.000 lavoratori di cui presumibilmente 200.000 migranti senza documenti.

L’autoproduzione collettiva è solo un piccolo passo per opporci allo sfruttamento generato da confini e dal sistema capitalista e certo non risolveremo il problema su scala mondiale domenica a Udine, ma se partiamo dal presupposto che “il personale è politico”, ogni nostra scelta di vita, privata o pubblica che sia, “conta”, compresa quella su cio’ che mettiamo nei nostri piatti.
La salsa autoprodotta ci permetterà di mangiare pomodoro senza ingrassare gli ingranaggi dei supermercati, delle grandi aziende di trasformazione e degli imprenditori agricoli, e al contrario favorisce un’agricoltura locale legata al territorio e un rapporto diretto con chi coltiva.”

Se sei interessat* a PREPARARE CON NOI LA PASSATA facci sapere quanti vasi da mezzo litro vuoi fare. Col nostro metodo la passata viene bella densa, e la resa è di circa 1,5 kg di pomodoro per vaso. Il costo di ogni vaso sarà indicativamente tra i 2,50 e 3,50 euro EUR. Sapremo dirlo alla fine, dipendentemente dal prezzo della materia prima e dal costo dei vasi.
Se vuoi portare tu il vaso va bene, però ti chiediamo che il tappo non sia ruggine e sia in buone condizioni, altrimenti la passata andrà presto a male; soprattutto chiediamo vasi che non abbiano o non abbiano avuto colla o etichette o scritte col pennarello, altrimenti la padella che useremo per metterli sottovuoto non potremo più usarla per altro…..

Ci troveremo a farla domenica 01 settembre alla laboratoria in via de rubeis, dalle 8.00 del mattino fino al tardo pomeriggio. Se alle 8 è presto e vuoi venire più tardi ad aiutarci va bene, prima prepareremo la nostra!

Se VUOI LA PASSATA MA NON RIESCI PROPRIO A PASSARE te la possiamo preparare noi domenica 01, ti chiediamo però un’ulteriore offerta per il lavoro, che andrà come finanziamento alla sede e alle nostre attività.

Se semplicemente VUOI PASSARE A TROVARCI, pranzare insieme e magari condividere il tuo metodo di fare la passata, dalle 8.00 saremo alla laboratoria in via de rubeis! Per pranzo pasta col pomodoro!

Per ovvie esigenze organizzative ci serve sapere quanti vasi da mezzo litro di passata ti servono, e se passerai ad aiutarci o meno, entro giovedì 29 agosto

++++++ Certo, 2,50 EUR per un vaso di passata (più di 3 se non hai il vaso, che però poi resta a te) son ben di più di quelli che offrono i supermercati, ma ti invitiamo a leggere qualcuno degli articoli sotto sulla questione del prezzo della passata, per non stupirsi poi che esistono braccianti che lavorano per 2 EUR l’ora e vivono in ghetti senza contratto nè casa nè documenti, o cibi avariati o velenosi per la salute. D’altra parte, 2,50 EUR è il prezzo di una birra piccola, varranno il condimento di una pastasciutta per 4 persone sano e senza lo sfruttamento di nessuno?

https://www.internazionale.it/reportage/stefano-liberti/2018/07/25/passata-pomodoro-eurospin

https://mail.google.com/mail/u/1/#search/inchiesta/1635d60a77af0090?projector=1&messagePartId=0.9

Pubblicato in Autogestione, Dal territorio, DIY, Iniziative, No CPR, Volantini | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su AUTOPRODUZIONE COLLETTIVA DI SALSA vs CAPORALATO E GDO – 1 SETTEMBRE

CENA SOCIALE+CINEFORUM VENERDì 30 AGOSTO!

Per combattere il caldo (e anche un po’ “l’umidità che frega!” [cit.]), vi proponiamo la nostra classica deliziosa cena vegana questa volta in combo (per chi vuole fermarsi) con il CINEFORUM AUTOGESTITO HORROR

Dalle 19.30 CENA SOCIALE
a seguire: SCAPPA – GET OUT!

Film del 2017 di Jordan Peele. Attraverso una narrazione dai contorni distopici, il regista fornisce una rappresentazione dello sfruttamento su base razziale nella società americana odierna, luogo anch’essa di un potente ritorno di istanze colonialiste e apertamente fasciste. Lungi dal rappresentare un conflitto esaurito con il ciclo di rivolte del secolo scorso a favore di un’era di pacificazione ed armonia tra oppressori e oppressi, esso non si è mai in realtà estinto ma è si sempre rinnovato ed evoluto verso forme nuove, al passo coi tempi. Forte ormai di decenni di assorbimento e adeguamento delle istanze delle lotte di liberazione, oggi la volontà di assoggettamento e dominio passa attraverso forme più subdole e sofisticate, mediate, perché no, dallo sviluppo delle tecnoscienze, ad esempio in campo medico. Un errore di lettura madornale sarebbe quello di ritenere quel conflitto relegato ai libri di storia, un prodotto di epoche lontane, fermandosi a credere che oppressione e sfruttamento si manifestino solo nei barconi pieni di persone disperate cui si nega un porto, nei lager libici ed in quelli per senza-documenti vicino casa nostra. La più grande economia mondiale, che ha costruito le sue fortune sulla deportazione e messa in schiavitù di centinaia di migliaia di persone, sembra aver aggiornato i suoi strumenti.

Pubblicato in Autogestione, Cineforum, DIY, TransFemmQueer, Volantini | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su CENA SOCIALE+CINEFORUM VENERDì 30 AGOSTO!

Nuova fresca cena sociale: 26 LUGLIO

PIÙ RINFRESCANTE DI UN GAVETTONE SULLA SPIAGGIA!

PIÙ CORROBORANTE DI UN CAFFÉ SHAKERATO!

PIÙ SOLLETICANTE DI UN’ALGA NEL COSTUME!

Signor* e Signor* ecco che torna la CENA DI AUTOFINANZIAMENTO!

Venerdì 26 Luglio dalle 20.00
in Via De Rubeis 43 a Udine

Come nostra abitudine, vi vizieremo con un menù vegano di cui ancora non vogliamo svelarvi nulla, se non che sarà tutto buonissimo. (Vabbe’, che ve lo diciamo a fare? Ormai lo sapete, no?)

Sostieni le nostre attività di (auto)formazione, informazione e controinformazione con la tua presenza e, per favore, dacci conferma mandando una mail ad affinitalibertarie[chiocciola]inventati.org per aiutarci ad organizzare il tutto al meglio.

Promettiamo facce simpatiche, clima spensierato e un rapido sollievo alla calura estiva (o al freddo, se torna il brutto tempo: siamo adattabili!).

Attenzione: le cene di Affinità Libertarie possono dare dipendenza. Se siete soggett* a sensibilità verso la bella gente, consigliamo di venire accompagnat*. Vi aspettiamo!

Pubblicato in Anarchia, Autogestione, Dal territorio, DIY, Iniziative | Commenti disabilitati su Nuova fresca cena sociale: 26 LUGLIO

DIY non un brand ma uno stile di vita per la libertà!

DIY non un brand ma uno stile di vita per la libertà!

Ogni giorno ci svegliamo e andiamo a lavorare; se non abbiamo un lavoro, benchè sempre più spesso precario e malpagato, passiamo la giornata a cercarlo: tutti schiavi di un salario, che c’è o che si sta cercando, col quale poter fare la spesa di cose necessarie ma anche ambire a consumare come o più degli altri. Solo così, ci dicono la pubblicità e i modelli sociali, potremo essere felici, rispettati, e avere un nostro spazio nella società.
Questo meccanismo è funzionale da un lato per far girare l’economia, per la crescita del PIL, in una parola per ingrassare i capitalisti, dall’altro per rendere le persone occupate in attività alienanti, dipendenti esclusivamente dal salario e dall’industria e quindi sempre più sole, alla continua ricerca di una felicità portata dalla soddisfazione dei propri bisogni resi incolmabili dalla pubblicità e da un’offerta illimitata, e incapaci di immaginare un modello di vita diverso.
Reperire le risorse e le energie per mantenere la crescita dei consumi distrugge sempre più in profondità il pianeta, lo inquina e lo riempie di immondizia, alimenta guerre e disparità sociali. Il nemico diventa l’immigrato che scappa dalle guerre o dalle carestie conseguenti ai cambiamenti climatici, non il nostro stile di vita inconsapevolmente insostenibile.

Per interrompere il meccanismo che ci vede sfruttati e sfruttatori, alienati consumatori passivi e inconsapevoli in una società allo sfascio, è necessario riacquisire i saperi, la capacità e la consapevolezza di poter usare le nostre mani per noi e non solo per un datore di lavoro. Così facendo potremo capire le conseguenze dei nostri consumi, mangiare cibi più sani e meno incartati dei quali poter comprare o coltivare direttamente le materie prime andando a sostenere progetti locali ed affini, smettere di sfruttare l’ambiente e i lavoratori affidandoci alla grande distribuzione, all’industria, all’agrobusiness.
Ciò nell’ottica di iniziare a produrre direttamente ciò di cui necessitiamo, e magari chissà, un giorno, riuscire a lavorare meno o non lavorare affatto per un salario, ma collaborare con altre e altri con l’obiettivo di una esistenza fatta di rapporti veri e soddisfazioni autentiche.

LABORATORIO PREPARAZIONE PASTA

E’ in tale ottica che mercoledì 12 giugno alle 19:00 presso la Laboratoria Autogestita proponiamo un laboratorio per la preparazione della pasta, sia fresca che secca, inizialmente con una dimostrazione di Denis della Fattoria di Sara e Giulia ** che ce ne parlerà e ci mostrerà come produrla, e poi dotandoci all’interno della Laboratoria della strumentazione necessaria a produrla con una certa periodicità (ogni uno-due mesi, tale il tempo di conservazione della pasta secca) con chi interessato. A conclusione della dimostrazione ci sarà una cena proprio con la pasta appena prodotta!
Come materia prima c’è la possibilità in prospettiva di utilizzare per la pasta di farro una varietà antica (il farro monococco) coltivata e distribuita attraverso il Patto della Farina (https://www.facebook.com/pattofarinafriuliorientale/ )

 

 

** Chi è la Fattoria di Sara e Giulia (Tratto da https://lafattoriadisaraegiulia.jimdo.com/ )

Quella di Sara e Giulia è una fattoria a ciclo chiuso intesa come un insieme, un organismo vivente formato da persone, animali e terreni  condotti secondo i ritmi della natura. Nata come progetto di autodeterminazione alimentare ha nel tempo condiviso una parte dei suoi prodotti con chi ne segue la filosofia e ricerca alimenti sani e nutrienti. Si produce solo ciò che gli spazi e le risorse permettono, in modo da creare un equilibrio tra quello che si dà e quello che si riceve. Rifiutiamo le regole imposte al mondo agricolo dai governi che subiscono i condizionamenti delle multinazionali e crediamo in un’agricoltura fatta dai contadini per alimentare le persone nel miglior modo possibile.

Coltiviamo in modo naturale cereali di varietà vecchie con i quali produciamo pasta e panificati. Autoproduciamo i nostri semi in modo da adattarli, anno dopo anno, ai nostri terreni e al nostro clima.

Pubblicato in Autogestione, Dal territorio, DIY, Iniziative, Volantini | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su DIY non un brand ma uno stile di vita per la libertà!

Sabato 1/06 Presentazione e proiezione di “Punching the City”

Sabato 1 giugno presso la Labortori(A)utogestita di via de Rubeis 43 a Udine

SERATA BENEFIT PALESTRA POPOLARE
LA SBANDATA

dalle ore 19.30 Buffet vegan di autofinanziamento della palestra popolare

a seguire proiezione
PUNCHING THE CITY
con l’autrice e regista Mariella Bussolati.

Punching the city è un film di 70 minuti, un documentario che cattura le voci di un movimento che si sta allargando in tutta Europa. Il film è un viaggio in Italia, Inghilterra, Olanda, Grecia, Spagna, Francia che parla di città, di stress, di vita precaria, di disoccupazione, di immigrazione e di boxe come strumento per sopravvivere.
In questo momento infatti la boxe ha un grande successo e le palestre sono affollate. Non le palestre federali, dove anzi c’è un calo di iscrizioni, ma un altro tipo di palestre, vale a dire quelle popolari che si trovano in luoghi marginali e spazi occupati.
Chi sceglie questo tipo di boxe sono disoccupati, migranti, studenti, ma anche persone che in questo momento, in questa società liquida, non riescono più a trovare una identità e una forza.
Il film racconta i loro sogni, i loro desideri, il perché fanno boxe, ma anche i loro quartieri, le città, i contesti delle città tentacolari in cui ci tocca abitare e in cui non ci troviamo più. E proprio per questo facciamo boxe.
In queste palestre, fuori dai circuiti ufficiali, quelli della televisione e dei grandi eventi, quelli che muovono centinaia di migliaia di euro, si scopre che la boxe è lontana da tutti gli stereotipi che si porta addosso.
Non è una boxe solo per maschi, ma anche per donne, non è una boxe solo per giovani ma anche per anziani, e soprattutto, nonostante spesso gli ambienti delle arti marziali siano stati collegati con le destre, è una boxe antifascita, anti razzista e antisessista.
Queste palestre non hanno le gerarchie delle altre. Sono autogestite. Qui non si ammettono razzismo, omofobia e sessismo, e neppure brutalità e violenza.
La boxe popolare dunque non è più quello sport violento che abbiamo visto nei film famosi, ma torna invece a essere una noble art, uno sport dove ci si mette a tirare pugni, con corpo e mente, in relazione all’altro e al gruppo di riferimento, al di là delle barriere di forza, sesso, cultura, per rivendicare i propri diritti, per non avere più paura, per combattere la violenza.

Pubblicato in Autogestione, DIY, palestra popolare la sbandata | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Sabato 1/06 Presentazione e proiezione di “Punching the City”

Contro i CPR, le frontiere e la violenza lungo la rotta balcanica

CORTEO 

CONTRO I CPR, LE FRONTIERE E LA VIOLENZA LUNGO LA ROTTA BALCANICA

Tratto da: https://nofrontierefvg.noblogs.org/

Una terra segnata dal confine, ma da sempre meticcia e multiculturale, rischia nuovamente di ospitare una galera etnica.

La prefettura di Gorizia, in ottemperanza al decreto Minniti-Orlando varato dal Governo Renzi, ha pubblicato il bando per aggiudicare la gestione di un CPR (Centro di Permanenza per il Rimpatrio, ex CIE e ancora prima CPT) presso all’ex caserma Polonio di Gradisca d’Isonzo (GO). La prima data di apertura possibile è il 1° giugno 2019.

A partire dall’apertura del CPT nel 2006, l’ex caserma Polonio è stata al centro di polemiche, inchieste giudiziarie, presidi e manifestazioni organizzate dalle reti antirazziste e solidali. Le persone detenute hanno messo in atto negli anni varie pratiche di resistenza, anche sottoforma di autolesionismo, e hanno dato vita a molte rivolte, determinando così la chiusura del centro nel 2013, dopo la morte di Majid El Kodra.

Il CPR è di fatto una prigione dalla quale i ‘trattenuti’ (non detenuti, perché l’internamento nei CPR è determinato da un provvedimento amministrativo, non da una sentenza penale) non possono uscire. La struttura di Gradisca è nota in particolare per la sua somiglianza ai carceri di massima sicurezza, evidente nella parcellizzazione di tutti gli spazi, nella presenza di grate a coprire anche i cortili interni, nel fissaggio dei suppellettili alle pareti e ai pavimenti. Il Gip presso il Tribunale di Gorizia definì nel 2014 «alienanti» le condizioni di vita del CPR e «disumano» il contesto quotidiano al suo interno.

Il CPR è un’istituzione totale e un dispositivo di controllo che instaura una gerarchia tra cittadine/i e non cittadine/i basata su razzializzazione, classe, passaporto. È un luogo di segregazione dove si può essere rinchiusi fino 180 giorni (secondo il nuovo limite fissato nel Decreto Sicurezza) anche semplicemente a causa del possesso di un permesso di soggiorno scaduto. Si tratta di un abominio giuridico che non garantisce alla persona trattenuta nemmeno le tutele che l’ordinamento italiano riconosce alle carcerate e ai carcerati.

Il CPR è solo l’ultimo anello di una catena che inizia con lo sfruttamento economico neocoloniale dei cosiddetti “Paesi in via di sviluppo”, anche attraverso gli interventi militari, diretti o per procura, che generano eterne zone ‘destabilizzate’, facili da saccheggiare. Questo sistema costringe milioni di persone a migrare, cercando di raggiungere l’Europa. Nell’impossibilità di ottenere i visti necessari per attraversare le frontiere legalmente, esse si vedono costrette a muoversi illegalmente, pagando i trafficanti di esseri umani e affrontando viaggi massacranti e pericolosissimi.

I Paesi europei delegano il contrasto alle migrazioni a diversi agenti senza scrupoli: ai signori della guerra libici (attraverso, ad esempio, gli accordi firmati dall’ex ministro Minniti e rinnovati dal governo Lega-M5S); a Erdoğan, cui l’UE ha per questo versato 3 miliardi di euro; alle polizie di Croazia, Serbia e Ungheria, che sono da tempo sotto accusa per le violenze perpetrate contro i e le migranti lungo la rotta balcanica.

A dispetto della propaganda, questo contrasto non ha lo scopo di bloccare un fenomeno per sua natura inarrestabile, bensì di rendere quelle frontiere dei tritacarne, dei dispositivi idonei a trasformare chi riesce a superarli in soggetti deboli, disposti a ogni ricatto per conservare il premio di un viaggio difficile. Proprio per questa ragione la legge Bossi-Fini lega dal 2002 contratto di lavoro e rinnovo del permesso di soggiorno, costringendo chi arriva senza visto ad accettare condizioni lavorative spesso inimmaginabili per i cittadini comunitari, pur di non rischiare di essere rimpatriata/o.

I CPR sono l’ultimo deterrente da brandire contro chi pensa di ribellarsi a questo meccanismo infernale.

Si tratta di un sistema che cerca di rendere la manodopera straniera più sfruttabile dalle imprese italiane, che crea divisioni e concorrenza al ribasso tra gli stessi lavoratori, che permette alle forze reazionarie e razziste di costruire le proprie fortune politiche speculando sulla guerra tra poveri scatenata da questi stessi potenti.

Rompere questa catena è di fondamentale importanza per iniziare a costruire una società inclusiva aperta, accogliente e solidale.

Iniziamo da una anello: iniziamo dal CPR di Gradisca!

Pubblicato in Dal territorio, No CIE, No CPR | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Contro i CPR, le frontiere e la violenza lungo la rotta balcanica

Sulla repressione

La repressione di ogni voce che si levi a protesta contro l’ordine costituito dice molto sulla natura di uno Stato.
Non siamo nuov* ad atti intimidatori o violenze nei confronti di chi esprime la propria contrarietà verso il fascismo, razzismo o anche la stessa violenza di Stato, ma non possiamo fare a meno di notare come l’intolleranza verso il dissenso si stia facendo sempre più sistematica.
Pochi giorni fa, a Salerno, la Digos irrompe in casa di una signora e la costringe a togliere uno striscione indirizzato al ministro dell’interno. A Bergamo, uno striscione simile viene rimosso facendo intervenire i Vigili del Fuoco. Pochi giorni fa abbiamo avuto il “piacere” di leggere su un giornale locale, un articolo dai toni allarmistici che denunciava la comparsa in varie zone di Udine di pericolosi cartelloni di protesta e dileggio contro l’inaugurazione in città di una nuova sede nazifascista, con conseguenti indagini da parte della questura.
Nel momento in cui l’antifascismo genera così rapide reazioni, diventa ancora più evidente quanto già -purtroppo- sapevamo: il fascismo di Stato si fa sempre più forte.
Decidiamo di essere solidali con chi si oppone con ogni mezzo al dilagare di questa marea nera. Non ci sono più giustificazioni per chi fa finta di non sapere o vedere: sempre e per sempre lotta antifascista!
Pubblicato in Anarchia, Antifascismo, Notizie Flash, Repressione, Solidarietà | Commenti disabilitati su Sulla repressione

Trans… che? – Serata di autoformazione 17/05

Venerdì 17 maggio dalle ore 20.00 serata di autoformazione
organizzata dalla Laboratori@TransFemmQueer di Udine.

Di cosa parleremo?

Il termine “transgender” può essere utilizzato per descrivere le persone la cui identità e/o espressione di genere non si conformano al sesso che è stato loro assegnato alla nascita. Sebbene oramai sia assiomatico utilizzarlo come un termine-ombrello, non è sempre stato così.
Durante la serata di autoformazione vedremo assieme che, a partire dal momento della coniazione, il suo significato ha subito continue variazioni. Procederemo, in seguito, all’analisi (che non avrà la pretesa di essere esaustiva e categorica) dell’ampia varietà di soggettività gender non-conforming in esso rubricate.

A seguire, buffet vegano di autofinanziamento.

Vi aspettiamo come sempre in Via De Rubeis 43 a Udine!

Pubblicato in anarcoqueer, Antisessismo, assemblea degenere, Autogestione, DIY, Iniziative, Laboratori(A)utogestita TransFemmQueer, TransFemmQueer | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su Trans… che? – Serata di autoformazione 17/05

Condivisione di saperi/Riappropriazione di tecniche: CIANOTIPIA

Sabato 11 maggio ore 9.30 del mattino (sì capito bene)
SUPER LABORATORIO DI CIANOTIPIA
con la fotografa Eugenia di Rocco!!

A partire dalle sostanze chimiche di base, la luce e la carta, realizzeremo delle vere stampe fotografiche. Potremmo utilizzare negativi, foglie, fiori o piccoli oggetti dalle forme particolari. La tecnica è semplice (non importa essere esperti di fotografia!) e molto antica e ci regalerà delle fotografie dai suggestivi toni blu!

Il laboratorio è aperto a tutti, dai 13 anni in su.

Numero massimo di partecipanti: 10
Per prenotarvi e ricevere ulteriori informazioni scrivete ad affinitalibertarie(chiocciola)inventati.org

Durata: 2/3 ore circa a seguire pranzo insieme.

Si suggerisce di indossare vestiti da poter macchiare o un camice, portare una busta o una cartellina per conservare le fotografie e… quello che volete stampare!

Pubblicato in Anarchia, DIY, Iniziative, TransFemmQueer | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Condivisione di saperi/Riappropriazione di tecniche: CIANOTIPIA

Cena sociale a base di erbe spontanee: 30 APRILE!

Secondo le tradizioni precristiane europee, la notte tra il 30 Aprile e il 1 Maggio si festeggiava Beltane o, a seconda delle aree geografiche, quella che verrà successivamente denominata “la Notte di Valpurga”. Si trattava di una serie di celebrazioni primaverili ovviamente legate -come praticamente ogni cosa tenuta in gran conto da quegli adorabili, pervertiti pagani- a tutta una serie di rituali a sfondo sessuale accompagnati da romantici falò.

Sicuramente non potremo offrirvi nella nostra sede un tardivo pignarûl e nemmeno orge (anche se lo spazio non mancherebbe, ma eventualmente ne parliamo con calma, se avete idee…). Inoltre, per quanto antropologicamente molto interessanti, le tradizioni religiose del passato (così come quelle presenti), di certo non verranno a dettarci l’agenda: è infatti stato unicamente un caso se proprio la sera del 30 Aprile noi di Affinità Libertarie siamo liet* di presentarvi la prima delle nostre cene mensili di autofinanziamento! L’unico punto di contatto con la stimolante introduzione, sarà il tema: il lauto pasto vedrà come protagonista la Primavera, sotto forma di tutta una serie di erbe spontanee che in questo periodo stanno facendo capolino sotto un po’ di timido sole e molta per nulla timida pioggia.

Ma perché questa novità? Come sapete, il nostro è uno spazio totalmente autogestito, il che implica, nel mondo crudele in cui viviamo, che dobbiamo affrontare ogni mese tutta una serie di spese, tra affitto e bollette, e abbiamo bisogno del vostro sostegno. Questo ci permetterà di continuare le nostre attività di formazione e autoformazione, contro/informazione, confronto e socialità libera dalle logiche commerciali: come avete avuto modo di sperimentre, a tutte le nostre iniziative potete trovare buffet o pasti a offerta libera proprio per permettere a chiunque, anche a chi solitamente non potrebbe, di poter godere dei momenti di convivialità.

Dateci una mano e segnate sul calendario questa data: il 30 Aprile ore 20.00 in via de rubeis 43 a Udine troverete risotto allo sclupit, torte salate e dolci, misticanze e pesti a base di erbe spontanee.
Per motivi organizzativi, dateci conferma di presenza alla nostra mail! affinitalibertarie(chiocciola)inventati.org
Vi aspettiamo!

Pubblicato in Anarchia, Autogestione, Dal territorio, DIY, Iniziative | Commenti disabilitati su Cena sociale a base di erbe spontanee: 30 APRILE!

Benefit Palestra Popolare venerdì 12/04

Pubblicato in Autogestione, Dal territorio, DIY, Iniziative, Sport popolare/palestra popolare | Commenti disabilitati su Benefit Palestra Popolare venerdì 12/04

Lo Schizzo: 13 aprile!!!!

LO SCHIZZO
di Maura Gigliotti, tratto dal suo libro Lo Schizzo
con Senith

Lo Schizzo è la storia di un passaggio dalla vergogna all’orgoglio.
Una donna che cerca di ascoltare se stessa, le proprie necessità e il proprio desiderio demonizzato. Dal turbamento alla curiosità, un percorso duro, un racconto tutto in soggettiva che, da una sfera intima tenuta nascosta come oggetto di cui vergognarsi, gradualmente passa a una sfera pubblica, ad una dimensione sociale e, a suo modo, politica.
Lo schizzo è la ricerca di un femminile che si appropria, attraverso il proprio corpo e la riflessione sulle proprie esperienze, della possibilità di costituirsi in quanto soggetto. Ne viene uno scontro con il “ruolo” impostole dal maschile, e un confronto diretto e aperto con la propria identità.
Attraverso il racconto di Sara, una donna di quarant’anni, due figli e un marito-padrone, in una struttura temporale sospesa tra continui flashback, anticipazioni e presente, scopriamo gradualmente un’altra dimensione erotica, l’eiaculazione femminile, che dapprima è ignorata e vissuta con vergogna, temendo di essere malata.
Sara ritrova, in maniera anche tortuosa e sofferta, se stessa.

Tempo fa, la parola in vetta alla lista di quelle più cercate sui motori di ricerca era Squirting. Lo si cerca come un fenomeno straordinario, al limite del bizzarro. Un mistero. O meglio, un tabù, benché addirittura già Aristotele ne parlasse e, fino al XVII secolo, fossero numerosi i trattati di anatomia e medicina in cui si menzionava l’eiaculazione femminile. La stessa scienza ufficiale (per lo meno in Italia) in ambito accademico, sembra titubante, quasi timorosa, se non addirittura ottusa, e frettolosa nel liquidare il fenomeno con l’etichetta “Prolasso della vescica”. Un qualcosa di cui le donne si vergognano, qualcosa di sporco e malato da nascondere.
E se fossero l’ottusità e il maschilismo a essere liquidati? E se a farlo fosse una Lei stanca di aver obbligato il proprio corpo e la propria identità entro ruoli costrittivi che le sono stati imposti?

Pubblicato in anarcoqueer, Antisessismo, assemblea degenere, Autogestione, Dal territorio, DIY, Iniziative, Laboratori(A)utogestita TransFemmQueer, postporno, TransFemmQueer, Volantini | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su Lo Schizzo: 13 aprile!!!!

31/03 NO CPR – Autoformazione sui CPR, i lager contemporanei

Domenica 31 marzo alle ore 18.00  via de Rubeis 43, Udine
Incontro con compagne e compagni dell’assemblea no cpr – no frontiere

Un pomeriggio di autoformazione, di condivisione di informazioni e pratiche contro l’apertura dei  lager moderni ovvero i CPR.
L’indifferenza è complicità. Ci riguarda tutt*!

L’assemblea no cpr – no frontiere è formata da antirazziste e antirazzisti sul versante orientale che non credono nelle frontiere, si battono contro l’apertura di un CPR (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) in Friuli Venezia Giulia e vogliono documentare la situazione sul confine orientale e solidarizzare attivamente con chi cerca di attraversarlo.

Presentazione della “piccola guida ai lager contemporanei” a cura dell’assemblea no cpr – no frontiere, un opuscolo che pensiamo possa servire come strumento di informazione e lotta contro il CPR di Gradisca d’Isonzo, che dovrebbe aprire nei prossimi mesi.

Proiezione del documentario “Limbo” di Matteo Calore e Gustav Hofer, che racconta le storie di attesa, rabbia e paura dei parenti di alcune persone rinchiuse nei CIE (ora CPR).

 

Pubblicato in Autogestione, Carcere, Dal territorio, Iniziative, No CIE, No CPR, Volantini | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su 31/03 NO CPR – Autoformazione sui CPR, i lager contemporanei

24/03 Assaggi di pedagogia hacker con C.I.R.C.E

Attenzione posti limitati: per prenotarsi scrivere ad affinitalibertarie(chiocciola)inventati.org

Pubblicato in Autogestione, Dal territorio, DIY, Iniziative, Net-Attivismo, Volantini | Contrassegnato , , , , , | Commenti disabilitati su 24/03 Assaggi di pedagogia hacker con C.I.R.C.E