IL TERRORISMO E’ QUELLO DELLO STATO

Mentre il Governo italiano conduce un pesantissimo attacco alle condizioni di vita del 99 % della popolazione prevedendo tra l’altro drastici tagli alle pensioni ed una libertà di licenziare che –(secondo stime indipendenti) anziché rilanciare l’economia farebbe esplodere a livelli stratosferici la disoccupazione 

Il ministro Sacconi non trova di meglio che agitare lo spauracchio del terrorismo. Pretesto che viene regolarmente tirato fuori ogni volta che si tratta di contenere un’agitazione sociale. In questo campo lo Stato si sta attrezzando ed il nuovo “pacchetto Maroni” prevede l’estensione del DASPO alle manifestazioni politiche e sindacali, l’arresto in flagranza differito fino a 48 ore dopo gli eventi, l’introduzione di aggravanti varie e pesanti limitazioni alla possibilità di indire manifestazioni di piazza.

Intanto a latitare è l’opposizione sociale, un movimento degli “indignados” autentico in Italia ancora non si è visto, mentre il sindacalismo di base sta dando il peggio di se stesso, riuscendo ad indire due diversi scioperi generali nel giro di pochi giorni (CUB e COBAS per il 17 novembre e USB ed altri per il 2 dicembre)


 

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