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4 giugno: serata NO TAV
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Cineforum (A)utogestito Mercoledì 10 giugno
Dopo il Cineforum dedicato al Rebetiko con la proiezione di Indebito di Segre a marzo, riprendiamo il nostro viaggio sonoro questa volta in direzione di Istanbul con
“Crossing the Bridge – The sound of Istanbul” di Fatih Akin
Mercoledì 10 giugno alle 21.00
Per chi arriva alle 20.00 Buffet Vegan di autofinanziamento!
Alexandre Hacke membro degli Einsturzende Neubauten ci fa da Cicerone, ripercorrendo quello che fu il suo viaggio di ricerca per la composizione della colonna sonora de La sposa Turca (sempre di Akin)
da qui “Le emozioni, i rumori, i colori di una metropoli che segna non il confine ma l’incontro di Oriente e Occidente, e soprattutto le sue melodie perché, recita Confucio, “quando arrivi in un luogo e vuoi comprenderlo, ascolta la musica che vi si suona”. Si parte dal gruppo neopsichedelico degli Baba Zula nella zona di Beyoglu, per poi passare alla black music turca con il rap dei ragazzi e delle ragazze che vogliono potere dire la loro su qualsiasi argomento, all’hip hop, alla street music e alla breakbeat, ballata dai giovani breakdancer che con le loro evoluzioni inneggiano alla libertà, anche a quella delle droghe. Poi c’è l’incontro con il lamento della tradizione kurda; con il ballo di due moderni dervisci, i Whirling Dervishes; e con due leggende della musica popolare turca: i cantanti Sezen Aksu e Orhan Gencebay. Ma il vero protagonista è il suono della città che – fatto di musica, claxon, sirene, uccellini, voci – guida lo spettatore alla scoperta del battito del cuore di Istanbul.”
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Cineforum autogestito no TAV: 4 giugno
Giovedì 4 giugno 2015 nella nostra sede di via Tolmezzo 87 a Udine proiezione del video
#Notav #Sabotaggio: un granello di sabbia contro la rassegnazione…
…di chi crede che nulla possa cambiare.
(dalla presentazione) Lucio, Francesco e Graziano sono processati, con rito abbreviato, per lo stesso episodio per il quale Chiara, Claudio Niccolò e Mattia sono stati assolti dall’accusa di terrorismo il 17 dicembre 2014. La sentenza è arrivata oggi 27 maggio: 2 anni e 10 mesi, una pena spropositata. In questo video abbiamo raccolto i passaggi più significativi del processo in Assise, testimonianze ed evidenze che dimostrano che “non volevano far male alle persone”, come rilevato durante un’intercettazione che la stessa procura considera “attendibile”. Fu un’azione di sabotaggio.
E , come Chiara, “ne siamo fieri e felici.”
Vi invitiamo a condividere questo video e a mostrarlo a chi ancora avesse dubbi, sulla differenza tra legale e giusto.
ORE 20 BUFFET VEGAN ORE 21 PROIEZIONE DEL VIDEO
Pubblicato in Cineforum, Iniziative, No TAV
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Ancora repressione a Udine
La Questura di Udine non si fa mancare nulla, … dopo aver instaurato in città un clima repressivo decisamente pesante, con denunce e multe di migliaia di euri per accuse ridicole e per “reati” del tutto inconsistenti, ora siamo alle “operazioni antiterrorismo” per una bandiera bruciata. Ignoti bruciano una bandiera tricolore appesa in centro il 24 aprile. Pochi giorni dopo, con uno spiegamento di forze inverosimile (anche 10 agenti per volta) visto il “reato”, la polizia procede alla perquisizione delle case di tre “sospettati” (a cui va tutta la nostra solidarietà). Pubblichiamo un comunicato che ci è pervenuto.
“Di che colore è la tua bandiera quando brucia?
Venerdì 8 maggio a Udine sono state perquisite tre abitazioni con il pretesto di un tricolore bruciato da mani fortunatamente ignote il 24 aprile.
Come spesso accade il mostro da sbattere in prima pagina sono stati gli anarchici.
Molte anime belle si sono precipitate a condannare l’episodio poiché in quei giorni l’italica bandiera assurge a feticcio per celebrare una liberazione tradita, chiedendo punizioni celeri e l’immancabile incremento di sorveglianza e telecamere. A loro rispondiamo con il motto di molti che misero a rischio o persero la vita durante la Resistenza: “Non per la patria, ma per la Libertà”.
Detto questo, appare chiaro l’intento intimidatorio dell’operazione, sia per il dispiegamento di forze (in un caso in 10 per un’abitazione), sia per l’arroganza con cui si sono comportati (che per altro constatiamo senza troppo stupore).
L’occasione è servita per appropriarsi di computer, telefoni, volantini, opuscoli, manifesti…e fare le solite domande inopportune per sapere qualcosa in più sulle nostre vite.
Nell’esprimere la nostra solidarietà e vicinanza ai compagni perquisiti, ribadiamo che non ci faremo intimidire poiché chi agisce in nome dello Stato e della Patria ben poco può ottenere reprimendo chi vive per la Libertà.
“in the white flames of burning flags we found a world worth dying for”
– tra le bianche fiamme delle bandiere che ardono abbiamo trovato un mondo per cui vale la pena morire –
(Rise Against)
Anarchiche, anarchici e solidali di Udine e del Friuli “
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Cineforum Autogestito Antifascista di mercoledì 20
Italia, periodo tra le due guerre mondiali. Un misterioso pilota di aerei dalle sembianze di maiale, detto Porco Rosso, è il terrore dei pirati del Mare Adriatico, almeno finché questi non si affidano all’americano Curtis, avventuriero spavaldo che sfida Porco Rosso a duello.
Quello che a prima vista potrebbe apparire come uno dei lavori più scanzonati del maestro dell’anime giapponese, come fosse girato per ingannare il tempo tra un’epopea e l’altra, è al contrario la perfetta cartina di tornasole per cogliere alcuni temi portanti della poetica di Miyazaki. Sotto le vesti del divertissement, infatti, ecco spuntare il lato più politico e libertario del regista nipponico, incarnato nell’anarchico escapismo di Porco Rosso, eroe senza tetto né legge, solitario come un ronin errante, che rifiuta ogni forma di omologazione. Su tutte quella fascista del regime che avanza, infestando la (sua) bella Italia (“meglio porco che fascista” è una delle frasi-cardine del film) e fagocitandone le diversità.
La scelta di ambientare la vicenda tra le schermaglie aeree di piloti e pirati – entrambe creature estraniate dalla società e che rispondono a un codice d’onore a parte – la dice lunga su come Miyazaki scelga il ruolo di osservatore distaccato ma non imbelle di fronte a una realtà che non gli appartiene. “Sono sempre i buoni a morire”, va ripetendo l’eroe dai tratti suini, ribadendo il sostanziale pessimismo nei confronti di una società che sceglie di prostituire la sua bellezza e di asservirsi al potere. L’Italia ideale su cui Porco Rosso ama svolazzare, quella assolata dell’hotel Adriano, delle dame eleganti e delle folle festanti, dopotutto è anche il paese capace di dar vita al mostro del totalitarismo, diffondendo il germe che inquinerà irreparabilmente il XX secolo.
Che si tratti di Italia degli anni ’20 o di un Giappone contaminato dal fantasy, Miyazaki riesce al solito a veicolare il suo messaggio senza appesantire la narrazione: ritorna il consueto topos della ragazza che sceglie il lavoro, senza sottrarsi alla fatica, per emanciparsi socialmente e contribuire con qualcosa di concreto alla causa in cui crede. Pur scegliendo un approccio visivamente quasi dimesso, senza ricorrere alle immagini flamboyant di una Nausicaa della valle del vento o de La città incantata, quella che Miyazaki ci regala è una pagina tutt’altro che minore del grande libro delle sue visioni, in grado di stupire al pari di quanto sanno insegnare.
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Contrassegnato anarchia, antifa, antifascismo, Antimilitarismo, cineforum autogestito, manifestazione 23 maggio a gorizia, porco rosso Miyazaki
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Manifestazione Regionale Antifascista e Antimilitarista il 23 maggio a Gorizia
Appello per una manifestazione antifascista e antimilitarista regionale il 23 maggio a Gorizia QUI
Pubblicato in Antifascismo, Dal territorio
Contrassegnato antifascismo, casapound merda, manifestazione antifascista a Gorizia
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SABATO 18 aprile incontro con una comunarda di Urupia!
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Parte il laboratorio di cucito autogestito!
LABORATORIO DI CUCITO AUTOGESTITO
Ogni giovedì, dalle 14.00 alle 16.00 in Via Tolmezzo 87
Momento di condivisione di esperienze e conoscenze sul cucito per realizzare manufatti utilizzando insieme la nostra creatività!
Per esperti e neofiti!
Pubblicato in Autogestione, DIY, Iniziative
Contrassegnato diy, laboratorio autogestito di cucito
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Dom 29/03 Rebetiko in via Tolmezzo, proiezione di INDEBITO
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Contrassegnato capossela, indebito, rebetiko, segre
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CAMPAGNA RACCOLTA FONDI E SOSTEGNO ALLE LOTTE IN BRASILE
Riceviamo e inoltriamo!
(english translation below)
CAMPAGNA RACCOLTA FONDI E SOSTEGNO ALLE LOTTE IN BRASILE
Documento sulla campagna di appoggio alle/ai perseguitate/i politiche/i per reati sociali in Brasile in particolare riguardo alle mobilitazioni di giugno 2013 contro l’aumento del prezzo del biglietto dell’autobus, poi continuate con le mobilitazioni contro la Fifa World Cup 2014 e con varie lotte sindacali e nelle favelas. Il documento si basa sulla rielaborazione di alcuni comunicati della campagna #EuApoioOs23 redatti dalla Commissione dei Genitori e Familiari dei Prigionieri e Perseguitati Politici – Rio de Janeiro. Continua a leggere
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Contro lo sfruttamento della terra e delle persone, DOMENICA 15 dalle 18.00
L’organizzazione di caporalato che mi ha ingaggiato in Puglia per raccogliere pomodori era un’organizzazione di tipo camorristico: chi si ribellava veniva picchiato davanti a tutti e qualcuno ci rimetteva anche la vita. Stiamo parlando dell’Italia.”
Così Fabrizio Gatti descrive le condizioni in cui vivono i raccoglitori di pomodori nel Sud Italia. Manodopera stagionale, proveniente dall’Africa e dall’Europa dell’Est, clandestina e quindi ricattabile. Manodopera che ufficialmente non esiste e quindi che non ha diritti (ha però il dovere di lavorare, velocemente, tanto, per pochi soldi, controllata a vista dal caporale).
Manodopera che non può denunciare lo sfruttamento a cui è sottoposta, sia per le botte da parte dei caporali che per il rischio di rimpatrio da parte delle stesse istituzioni, spesso corrotte e complici dello Schiavismo nell’ Italia del nuovo millennio.
Manodopera sorvegliata a vista, trasportata come bestiame in giro per le campagne dal nord al sud, che raramente riesce a sottrarsi al meccanismo di sfruttamento e violenza.
Il ritratto delineato da Gatti nella sua inchiesta (l’Espresso – 2006) non è un caso isolato ma la condizione dominante nelle campagne del Meridione, come anche nelle manifatture del Veneto, il perno stesso su cui può ruotare l’economia della grossa produzione Made in Italy.
Domenica 15 marzo ne discutiamo con un giovane migrante di Marrakech che ci testimonierà la sua esperienza lavorativa nelle campagne della Basilicata e con un compagno che ci parlerà delle sue conoscenze fatte sul campo della capitanata foggiana ; parleremo dell’emarginazione dei lavoratori stranieri nei luoghi di raccolta e sulla grande filiera dello sfruttamento e sulle possibili pratiche di solidarietà alle lotte bracciantili.
All’uso accentrato della terra, alla mercificazione del cibo ed allo sfruttamento dei lavoratori, presenteremo un progetto che sta prendendo forma nel Friuli Orientale, riguardante la coltivazione dei cereali con una modalità diversa, coinvolgendo tutta la filera dal produttore al consumatore. Ce ne parlerà E. del Molino Tuzzi di Dolegna del Collio (GO).
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Mercoledì 11 marzo ore 21 proiezione documentario Genuino Clandestino
Mercoledì 11 marzo alle ore 21.00
proietteremo il documentario sulla campagna GENUINO CLANDESTINO
Decine di coltivatori, allevatori, pastori e artigiani si uniscono nell’attacco alle logiche economiche e alle regole cucite sulle tycoon dell’agroindustria, per difendere la libera lavorazione dei prodotti e l’immenso patrimonio di saperi e sapori della terra. Da questa rete nasce la campagna genuino clandestino, con uomini e donne da ogni parte d’Italia impegnati in nuove forme di resistenza contadina. Mentre le norme igienico-sanitarie bandiscono dal mercato migliaia di piccoli produttori, il consumatore continua a subire, spesso inconsapevolmente, modelli di produzione del tutto inadeguati a garantire genuinità ed affidabilità nella grande distribuzione. Attraverso il lavoro e le voci dei “clandestini”, insu^tv racconta l’evolversi di questa campagna semplice nel suo messaggio ma determinata nelle sue forme, insieme alle implicazioni in materia di alimentazione,sviluppo economico, sfruttamento del lavoro, salvaguardia dell’ambiente,accesso alla terra e all’acqua.
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Contrassegnato cineforum, genuino clandestino, semi salvadis
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Prossimamente in via tolmezzo 87..
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Consultazione/Distribuzione in sede
In archivio per consultazione…
DIFESA LEGALE, note per una maggior consapevolezza; Associazione di mutuo soccorso per il diritto di espressione
UN BEL TACER NON FU MAI SCRITTO, manuale di autodifesa politico-legale
+ KAOS, 10 anni di hacking e mediattivismo, a cura di Laura Beritelli; Autistici&Inventati
LINUX E IL MULTIMEDIA, Roberto Butti
LINUX UNA RICETTA AL GIORNO, suggerimenti e tecniche per tutti gli utenti di Linux; Michael Stutz
CATTIVE RAGAZZE, storie di artiste guerriere; AAVV; Shake Edizioni
LA SOCIETÀ DE/GENERATA, teoria e pratica anarcoqueer; Alex B.
EARTH LIBERATION FRONT, azione diretta in difesa della terra; Earth First! Introduzione al movimento
TRAVOLTI DALL’ALTA VORACITÀ; laboratorio per la democrazia di Torino
PAURA DEL BUIO?!; aavv
SIAMO TUTT* ANARCHICI/CHE CONTRO IL MURO Quaderni di iniziativa libertaria
CHI FA LA GUERRA NON VA LASCIATO IN PACE, appunti collettivi e riflessioni sul tema dell’antimilitarismo anarchico
NANOTECNOLOGIE MEGA DOMINIO; Simples Citoyens; ed. Nautilus
RICETTE PER IL CAOS, manuale di resistenza urbana; Crimethink
L’AUTOGESTIONE E’ POSSIBILE!; Autoproduzioni Libera
MACHETE, aperiodico anarchico; (11/2008 n°3-11/2009 n°5- 9/2010 n°6)
STRIPBURGER Antologia di fumetti alternativi made in Slovenia
AUTONOMIA (Rivista anarchica in sloveno)
COME E PERCHE’ DIFENDERSI DALLA TV (E DIFENDERE I NOSTRI FIGLI); Angelo Quattrocchi
L’OCCHIO ANARCHICO DEL CINEMA, LUIS BUÑUEL; a cura di Valentina Cordelli e Luciano de Giusti
DIETRO OGNI SCEMO C’È UN VILLAGGIO, itinerari per fare a meno della psichiatria; Giuseppe Bucalo
LO SCIENZIATO E IL FILOSOFO; aavv
BANDIERE, dalla militanza all’attivismo; Augusto Illuminati; ed. Derive Approdi
FACCIA A FACCIA CON IL NEMICO, scritti e azioni in merito allo sciopero della fame dei prigionieri anarchici 20/12/2009-01/01/2010
FUOCO ALLE CARCERI, sulla rivolta nelle carceri greche, aprile 2007
LO MOSSO DELLE S, documentario sulla lotta degli abitanti di Plogoff nel 1980 contro la costruzione di una centrale nucleare; Coalizione Contro Le Nocività
BOMBE E SEGRETI, Piazza Fontana 1969; Luciano Lanza
FOIBE, REVISIONISMO DI STATO E AMNESIE DELLA REPUBBLICA; atti del convegno: Foibe: la verità. Contro il revisionismo storico
QUANDO MORI’ MIO PADRE, disegni e testimonianze di bambini dai campi di concentramento del confine orientale (1942-1943); Centro Isontino di Ricerca e Documentazione Storica e Sociale “Leopoldo Gasparini”
SINDACALISMO RIVOLUZIONARIO IN ITALIA; Alibrando Giovanetti
DONNE LIBERE, Spagna 1936-1939; Mary Nash
TRECENTO UOMINI E IO, Spagna 1936 autobiografia di una rivoluzionaria; Ana Delso
LA DOTTRINA DIABOLICA, il controllo delle nascite secondo Wojtyla; Brenda Maddox
L’ANARCHIA E IL NOSTRO PROGRAMMA; Errico Malatesta
LAVORO INTELLETTUALE E LAVORO MANUALE; Pietro Kropotkin
L’ANARCHIA LA SUA FILOSOFIA E IL SUO IDEALE; Pietro Kropotkin
I REFRATTARI, la “propaganda col fatto” Vaillant, Henry, Sante Caserio
COLPO SU COLPO; Hemile Henry
SQUATTERS HANDBOOK, 13th Edition (english)
MANIFIESTO CONTRA EL FEMINICIDIO; Melissa W. Wright (en castellano)
EL CAMINO, hacia un socialismo sin estado; Luce Fabbri (en castellano)
LA POBREZA DE LAS MUJERES Y EL PATRIARCADO NEOLIBERAL; Centro de estudio de la mujer- Honduras (en castellano)
LA PASIÓN ANARQUISTA; Severino di Giovanni; Colección fundadores de la Izquierda Argentina (en castellano)
QUEER AGAINST FASCISM, Antifascism & Direct Action; queer Beograd collective (english)
… e in distribuzione (e aggiornamento..)
- D.I.Y. “How to” guide
- IL SAPONE AUTOPRODOTTO; autogestione dei territori e dei saperi 2^ edizione
- LAVOMATIC, laviamo i panni sporchi in pubblico
- SCAGLIARE UNA PIETRA AL PATRIARCATO
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- VERSO UN ECOFEMMINISMO QUEER; Greta Gaard
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- CRYPT’ R DYE
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- 150 NUOVE RAGIONI CONTRO LA TORINO LIONE
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- LA STRAGE DI STATO: COME E’ MORTO GIUSEPPE PINELLI
- ALLUCINAZIONE METROPOLITANA
- LA CARAULA N°2; pubblicazione del collettivo Machno
- SEITAN D.I.Y., per farsi qualche riflessione politica sul cibo e per imparare a farsi l’alimento vegan ultra-proteico
- LA FOGLIONA N°1; LesCostumizzed
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Festeggiamo il nostro Archivio Digitale lunedì 23 febbraio!
Da lunedì 23 febbraio, finalmente, sarà disponibile/accessibile nella nostra sede in via tolmezzo 87 un ARCHIVIO DIGITALE all’interno del quale cercheremo di raccogliere/catalogare TESTI/OPUSCOLI/DOCUMENTI/RICERCHE/APPROFONDIMENTI/MATERIALE VIDEO /AUDIO etc che riteniamo importanti a livello di conoscenza e controinformazione, ma anche di svago.
Ci piacerebbe che questo archivio fosse costruito assieme, anche un momento di scambio, proposta e discussione collettiva.
Se avete del materiale che ritenete interessante da proporci venite muniti di chiavetta usb per condividerlo e magari scaricarvi quello che vi interessa se c’è o fate proposte per cercare qualcosa di difficile reperibilità, proveremo ad unire le forze!
Per inaugurare questa iniziativa e cominciare ad ampliare l’archivio abbiamo pensato di dedicare la prossima apertura della sede
LUNEDI 23 FEBBRAIO
dalle ore 20.00
alla raccolta e archiviazione del materiale e ovviamente ad un po’ di convivialità sempre libera da sfruttamento animale :-)!
A lunedì!
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Giardino liberato a Trieste!
Giriamo volentieri questa notizia appena ricevuta!
(Evviva!!!)
Liberato giardino a Trieste
Giardinaggio Selvaggio Trieste ha aperto per la seconda volta e reso accessibile a tutti il giardino di Pendice dello Scoglietto, prima chiuso e in balia dei topi e delle erbacce, falciato da una ditta una volta all’anno. Sono state tagliate le catene che erano tornate a bloccare l’ingresso, svelte alcune delle sbarre del cancello in modo che si potesse entrare anche a cancello chiuso, e tagliata una parte della recinzione.
Su una delle colonnine è stata dipinta la seguente scritta:
“Abbiamo riaperto questo giardino perchè fosse di tutti. Usatelo, curatelo, non lasciate rifiuti o le cacche dei vostri cani. Protestate se lo chiudono ancora.
Giardinaggio selvaggio è, chi giardinaggio selvaggio fa.
G.S.TS/Guerrilla Gardening “
In passato Giardinaggio Selvaggio ha pulito il giardino liberato dalle immondizie portate dalla bora o lasciate da persone incivili. Lo spazio è stato anche usato per un mercatino di raccolta fondi per gli ospedali di Gaza all’epoca degli ultimi bombardamenti israeliani.Il giardino deve essere di tutti, e Giadinaggio Selvaggio continuerà a liberarlo e a curarlo ogni volta che verrà richiuso.
AGGIORNAMENTI…
http://m.triesteprima.it/cronaca/rivoluzione-degrado-parchi-pubblici-pendice-scoglietto-antonia-merizzi-verde-pubblico-guerrilla-gardening.html
Pubblicato in Ambiente, Autogestione, Dal territorio, semi salvadis
Contrassegnato giardino selvaggio trieste, guerrilla gardening, guerrilla gardening trieste, semi salvadis
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Dom 15/02 Il personale è politico: amori liberi, amori liberati e affettuosità varie.
IL PERSONALE E’ POLITICO: AMORI LIBERI AMORI LIBERATI E AFFETTUOSITA’ VARIE
E’ da un po’ che sentiamo l’esigenza di incontrarci per discutere e confrontarci sul tema delle affettuosità in genere, degli amori liberi di quelli liberati e quelli che vorremmo liberare al più presto.
La nostra necessità è di farlo politicamente e collettivamente quindi abbiamo deciso di rompere il ghiaccio….
DOMENICA 15 FEBBRAIO
con una assemblea aperta a chi sente le nostre stesse “urgenze” alle
ore 16,30 in via tolmezzo 87.
Abbiamo raccolto del materiale di cui vorremo discutere con i/le partecipanti, sono graditi ulteriori contributi.
Nel mentre ci sarà merenda e poi anche una cena tutto vegan!
Vi aspettiamo
Pubblicato in Anarchia, Antisessismo, Autogestione, DIY, Iniziative, TransFemmQueer
Contrassegnato amori liberi, anarchia relazionale, poliamore
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E’ proprio vero “serviamo”.
E’ proprio vero, “serviamo”.
Domenica abbiamo pubblicato sul blog di Affinità Libertarie un volantino che è stato distribuito in occasione del raduno di fondamentalisti cattolici chiamati Sentinelle in piedi, palesatisi in piazza in allegra combriccola con forza nuova e polizia.
Siamo stat* molto felici di constatare che il volantino è piaciuto a molte persone in centro a Udine, che ne hanno voluto discutere in strada visto che ne condividevano l’analisi.
Adesso sappiamo che è piaciuto anche alle persone più timidone.
Infatti nemmeno 24 ore dopo la pubblicazione abbiamo trovato la serranda imbrattata con la scritta “Servi!”
E’ vero, serviamo! Finalmente si incomincia a capire che:
– in una città come Udine, in cui ci sono piazze blindate dove possono manifestare solo fascisti e fondamentalisti religiosi (come queste sentinelle in piedi e chi le accompagna, che di giorno fanno i guardiani della moralità e del diritto alla libertà di opinione, e di notte agiscono nell’ombra contro chi non la pensa come loro, come nel più classico dei cliché).
– In una città in cui esprimere dissenso verso queste cose è represso al primo cenno
– In una città in cui l’arci gay invece di essere la più agguerrita contestatrice, dà addirittura ordine ai/lle suoi/sue iscritt* di non scendere in piazza (toccando picchi in negativo che poche volte si sono visti)
un luogo come via tolmezzo dove si pratica
AUTOGESTIONE E AUTORGANIZZAZIONE
SERVE!
Quindi continuiamo!
Grazie
Attenzione le soluzioni al seguente quiz verranno distribuite durante la prossima iniziativa oppure contattateci alla nostra mail!
Pubblicato in Anarchia, Antifascismo, Antisessismo, Autogestione, DIY, TransFemmQueer
Contrassegnato autogestione, autoorganizzazione, sentinelle in piedi
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17 gennaio proiezione di “Sui bordi. Dove finisce il mare”
SABATO 17 GENNAIO alle ore 18,00 proietteremo in via Tolmezzo 87 a Udine il cortometraggio
“Sui bordi. Dove finisce il mare” (39′, IT 2013) di FRANCESCA COGNI.
Sarà presente la regista.
A seguire convivialità VEGAN.
Sui Bordi unisce animazione, filmati d’archivio, immagini e voci tratte da youtube. Il desiderio, lo sforzo, la volontà è quella di raccontare una storia che si ripete da 20 anni, quotidianamente: la migrazione dal Sud del mondo verso la Fortezza Europa e soprattutto verso l’isola di Lampedusa; varco di ingresso e luogo della retorica dell’invasione. Un cortometraggio che procede “per accumulo di appunti visivi e frammenti di intenzione filmica”. Una struttura aperta che per volontà stessa della regista spinge lo spettatore a interrogarsi, per individuare una sua posizione etica tra i discorsi. Il tutto con la volontà di trovare una voce personale. La regista ha dichiarato: “Non è stato facile trovare una forma: l’urgenza del discorso si scontrava con la volontà di non prendere la parola al posto degli altri, di cercare un modo di raccontare che fosse esplicitamente personale”.
Pubblicato in Cineforum, Internazionalismo, No CIE
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PER LA LIBERTÀ DI TUTT* E DI CIASCUN*. CONTRO LA VIOLENZA OMOFOBA E SESSISTA DELLE SENTINELLE.
(volantino distribuito stamattina 11.1.2015 a Udine)
Siamo qui oggi perché non possiamo lasciare che vengano veicolati messaggi di odio, intolleranza, omofobia, fascismo nella nostra città.
Oggi dei personaggi che si dichiarano furbescamente e falsamente apolitici e aconfessionali, sono scesi in piazza. Come se non fosse abbastanza quello che fanno come obiettori di coscienza (ostacolando l’accesso all’ivg e alla salute sessuale). Come se non fosse abbastanza la violenza che diffondono nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle strade, nelle conversazioni quotidiane (aggredendo fisicamente gay, lesbiche, trans, intersex, queer; insultando, stereotipizzando e nutrendo quella cultura eterosessista dell’intolleranza e della denigrazione che è la principale causa di quelli che vengono definiti “femminicidii”).
Si sono chiamati sentinelle, adottando un pieno linguaggio guerrafondaio, pensando di aver il diritto di montare la guardia sulle vite altrui, in nome di una qualche presunta morale che è parziale, di parte e crudele. E si sono riuniti, mossi dalla volontà di eliminare dallo spazio pubblico i corpi, le esperienze di vita, le forme di genitorialità e affetto che non rispondono al loro bigottismo fascistizzante e fondamentalista.
Contro quest’aria pestilenziale e violenta siamo quindi qui, per difendere le infinite e potenti forme di sessualità, solidarietà, cura e affetto che tessiamo nelle nostre vite. Che se non corrispondono a quelle della famiglia eterosessuale promossa dal vaticano, sono invece proprio un antidoto alle mortificazioni, agli insulti, alle botte, alle violenze e agli stupri che si annidano dentro le famiglie italiane. Continua a leggere
Pubblicato in Antisessismo, Dal territorio, TransFemmQueer, Volantini
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