Tra le poche notizia che filtrano dal CIE di Gradisca l’ultima è quella della diffusione della scabbia tra alcuni “ospiti”. “Sono trattati peggio del mio cane” diceva qualche mese fa un deputato in visita al lager.
In un primo momento si è temuto che potesse essersi diffusa anche tra i richiedenti asilo del CARA. La preoccupazione della Direzione ? Che gli appestati potessero infettare anche poliziotti e popolazione gradiscana. Meglio tenerli in isolamento…. Prosegue intanto, a colpi di carte da bollo la lotta per aggiudicarsi la lucrosa gestione del CIE e del CARA (15 milioni di euro in tre anni) Il Consiglio di Stato ha infatti respinto la richiesta di sospensiva della proroga all’attuale gestione, avanzata dall’associazione temporanea d’impresa guidata dalla francese GEPSA che aveva vinto la gara d’appalto per la gestione delle due strutture. Aggiudicazione poi sospesa per alcune irregolarità. La gestione temporanea rimane alla Connecting People, mentre anche la cooperativa Minerva pare sia pronta al ricorso