NINA E MARIANNA VI VOGLIAMO LIBERE SUBITO !

Ecco i volantini in solidarietà a Nina e Marianna che verranno/sono stati distribuiti in questi giorni in regione.
Qui quello delle dumbles, feminis furlanis libertaris distribuito al presidio a San Giorgio di Nogaro il 15 settembre postato per esteso nel post No tav precedente.

“…QUESTI HANNO INTENZIONE DI UCCIDERE: IO TEMO SIA COSÌ…”.

Questa è la frase del ministro Maroni, pronunciata dopo la giornata di lotta di venerdì scorso in Val susa, che ricalca il comunicato del sindacato di polizia Sap.

Le accuse il movimento NOTAV le rimanda al mittente dato che sono i suoi “uomini” che continuano a sparare lacrimogeni ad altezza uomo, che usano dosi esagerate di lacrimogeni al CS altamente tossico, che lanciano pietre contro i manifestanti dalle reti o dal cavalcavia autostradale.

 

Durante una delle cariche di quella giornata sono state fermate due NOTAV, Nina e Marianna, il cui arresto è stato convalidato dal tribunale di Torino con sospetta celerità.

Quel giorno c’era tantissima gente della valle, il gioco di dividere i buoni dai cattivi non funziona più. Tanta tanta gente, chi con elmetti chi con maschera antigas per difendersi dai CS e dalle pietre lanciate dagli agenti, tanta gente con tenaglie e tronchesine determinata a liberare quell’angolo di valle dal filo spinato e dalla devastazione del non-cantiere (svariati metri di filo spinato a concertina sono stati rimossi e alcune reti sono state tagliate).
Lorsignori e i loro pennivendoli possono dire ciò che vogliono per mascherare il palese imbarazzo di fronte a una popolazione che non si piega da vent’anni e non smette di lottare in difesa della propria terra e dei beni comuni di tutti noi.

Come in Val Susa anche nei nostri territori la linea ad alta velocità provocherebbe danni ambientali irreparabili all’ecosistema e in particolare sul Carso. Anche qui da noi la costruzione di una nuova -costosissima- linea ferroviaria non ha ragion d’essere visto il sottoutilizzo delle linee esistenti sia per il trasporto merci che passeggeri. E mentre si continuano a buttare soldi pubblici per questi mega progetti (solo il fortino in val susa costa 90.000 euro al giorno) i servizi per i pendolari peggiorano e rincarano giorno per giorno (la nuova manovra economica del governo taglia pesantemente fra gli altri i contributi per il trasporto locale).

E’ necessario agire in prima persona per fermare questi folli progetti e le lobby politico-affaristiche che li sostengono.

Comitato NOTAV di Trieste e del Carso

notavtriestecarso@gmail.com

Nina! Marianna! Vi vogliamo libere subito!

(da un volantino del Comitato NO TAV di Trieste e del Carso)


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