CIE DI GRADISCA: “VIVONO MEGLIO I CANI”

POCHI GIORNI FA CI DOMANDAVAMO: “COSA SUCCEDE NEL LAGER DI GRADISCA ?” ECCO LA RISPOSTA: “FRANCAMENTE VIVONO IN CONDIZIONI MIGLIORI IL MIO CANE E ANCHE I CARCERATI” è un deputato dell’opposizione a dichiararlo (parole testuali) dopo aver visitato il lager ieri “NON MI ASPETTAVO DI TROVARE CONDIZIONI COSI’ DISASTRATE, GLI IMMIGRATI CHE SI TROVANO ALL’INTERNO DEL CIE DORMONO PER TERRA, SENZA NEPPURE UN MATERASSO, IN AMBIENTI ASFITTICI. LA LORO ORA D’ARIA SI RIDUCE A DIECI MINUTI DI LIBERTA’ PER DUE VOLTE AL GIORNO IN SPAZI DI POCHI METRI QUADRATI, DOVE E’ CONSENTITO LORO DI FUMARE DUE SIGARETTE AL MATTINO E ALTRETTANTE ALLA SERA. UNA SOLA STANZA E’ STATA RITENUTA AGIBILE DAI VIGILI DEL FUOCO DELL’ALA INTERESSATA NEGLI ULTIMI SCONTRI, OSPITA DIECI PERSONE”. Così vivono 59 esseri umani (in uno spazio che ne potrebbe contenere al massimo 52), affidati alle “amorevoli cure” della polizia e degli “operatori” della Connecting People. Possono essere trattenuti in questo lager per 18 mesi, senza aver commesso alcun reato, solo per essere identificati. Forse l’on. Monai non ricorda che questa mostruosità giuridica è stata creata con una legge (la Turco-Napolitano del 1998) voluta proprio dal centro-sinistra…

Quanto agli “operatori” della Connecting people (che lamentano ritardi biblici nelle paghe) rinnoviamo loro l’invito a cambiar mestiere…

DOCUMENTAZIONE: l’intervista del deputato

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