PROGETTARE L’ANARCHIA: L’ICEA DI BARCELLONA

L’Instituto de Ciencias Econòmicas y de la Autogestiòn (ICEA, Istituto di Scienze Economiche e dell’Autogestione), nato nel 2008, si riallaccia all’esperienza storica dell’Anarcosindacalismo spagnolo e si propone di diffondere e generare idee libertarie, non solo in campo teorico ma anche con una particolare attenzione alla loro realizzabilità pratica.


Sua attività primaria è la “formazione popolare” con l’intento di “avvicinare alla conoscenza dell’economia e delle scienze sociali tutte quelle persone che vi sono interessate”.

Oggigiorno – spiega l’ICEA in molti ambiti più o meno in relazione col potere si gioca con l’uso di termini e espressioni che rendono l’analisi sociale una materia inutilmente complicata, con l’unico scopo di dare una legittimazione ideologica dello status quo. LA NOSTRA INTENZIONE è quella di superare questi ostacoli per diffondere e spiegare l’economia e la dinamica sociale da prospettive che pongano in discussione il sistema attuale e i suoi difensori”.

Tra le attività dell’ICEA c’è lo “studio e appoggio tecnico all’autogestione generalizzata”

Oltre a numerose analisi sulla situazione economica e sociale internazionale, spagnola e dell’America Latina segnaliamo alcuni tra gli studi di maggior interesse per un’applicazione “pratica” dell’autogestione (per il momento disponibili solo in spagnolo):

Del anarcosindicalismo a la autogestión: propuestas ante la crisis en clave revolucionaria

(Dall’anarcosindacalismo all’autogestione: proposte per superare la crisi in chiave rivoluzionaria)

Da una analisi dell’impatto della crisi economica attuale sulla società spagnola si passa all’elaborazione di una serie di proposte per superarla senza che siano (ancora una volta) i lavoratori a pagarne il costo.

ICEA propone la cooperativización empresarial como herramienta para salir de la crisis

(L’ICEA propone la trasformazione delle imprese in cooperative come strumento per uscire dalla crisi)

Le cooperative sono modelli di aziende più efficienti, giuste e democratiche delle imprese capitalistiche e possono essere uno strumento  per sperimentare modelli economici autogestionari. Esistono però dei limiti per la gestione e l’espansione dele cooperative nel sistema capitalistico e per questo è necessario l’appoggio da parte del sindacalismo di classe e anarchico. Da parte sua l’anarcosindacalismo si propone di rendere capace la classe lavoratrice nella gestione dell’economia e della società senza perdere mai la prospettiva dell’obiettivo finale: il comunismo libertario. Le sinergie tra i due movimenti sono evidenti: da un lato perchè non tutte le imprese possono essere trasformate in cooperative nel breve periodo e, in questo compito, l’appoggio delle organizzazioni combattive sar sempre necessario.. Dall’altra parte perchè il cooperativismo serve all’anarcosindacalismo come modello per creare auto-occupazione in un contesto di crisi come quello attuale ed anche come strumento per finanziare lotte sindacali ed altre iniziative socialmente necessarie.

De la destrucción económica a la autogestión: causas, orígenes y perspectivas de la recuperación de empresas en Argentina

(Dalla distruzione economica all’autogestione: cause, origini e prospettive del “recupero di aziende” in Argentina)

Trasformate in isolotti di autogestione effettiva nel seno del mercato capitalistico, le “imprese recuperate” in Argentina sono uno dei prodotti più interessanti dell’ondata di creatività che ha caratterizzato il movimento sociale che ha scosso il paese latinoamericano a seguito della gigantesca crisi economica del 2001. Si tratta di una alternativa reale, non solo teorica al lavoro in condizioni di sfruttamento e alla disoccupazione. Rivendicando la proprietà collettiva delle fabbriche i lavoratori delle “imprese recuperate” argentine stanno rivendicando un nuovo tipo di società…

La transformación colectivista en la industria y los servicios de Catalunya 1936-1939

(La trasformazione collettivista nelle industrie e nei servizi della Catalogna 1936-1939)

Le collettivizzazioni anarchiche sviluppate dalla CNT durante la guerra civile (1936-1939) costituiscono un’importante esperienza storica di autogestione che viene qui analizzata nei suoi aspetti concreti, con pregi e difetti.

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