Astensionismo ieri oggi e domani!

Questo volantino astensionista è stato ideato per le scorse elezioni politiche ma pensiamo si possa pubblicare anche adesso, alla vigilia delle regionali/comunali visto che non c’è  alcuna differenza di principio e i discorsi rimangono gli stessi adesso e tali resteranno finchè subiremo la dittatura della democrazia rappresentativa.

ALCUNE DELLE FRASI PIU’ GETTONATE DEI SOSTENITORI/TRICI DEL VOTO, CHE SI RICORDANO DELLA POLITICA SOLO NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLE ELEZIONI. (poi nessuno li rivede più)

Se non vai a votare poi non ti lamentare …

RIDICOLO! Ma è esattamente il contrario! Se vai a votare poi che ti lamenti a fare! Se fai parte del gioco, se decidi di accettare un sistema in cui deleghi a una persona o un gruppo di persone di scegliere al posto tuo per la tua vita senza possibilità di revoca, sei TU quello che firma un assegno in bianco, sei tu che accetti di far parte del gregge e di accettare che le decisioni vengano prese da una maggioranza che le impone a tutt* (e se sei contrario/a, il gioco che ti piace prevede che tu subisca quanto deciso da altri!)

E’ un dovere che sento come cittadino far sentire la mia voce tramite il voto!

Ok, ma, gli altri giorni dell’anno sto dovere dove lo metti? Chiuso nel cassetto assieme al talismano della scheda elettorale, che ti illude di aver partecipato a qualcosa di importante? Ricordiamoci che  le più grandi conquiste di libertà, uguaglianza, autoaffermazione, sono state ottenute attraverso la LOTTA DAL BASSO.

Eh ma il suffragio universale è un diritto che è stato conquistato con fatica, pensa alle donne che fin ieri non potevano votare…

Il voto non è un diritto è un trucco attraverso il quale un’oligarchia di politici ti fa credere di partecipare alle decisioni e ha reso il popolo preda di politicanti corrotti.  Il diritto di voto fabbrica continuamente nuove catene che ci costringono.
Qual è la ricompensa per aver votato?Leggi restrittive che saccheggiano ogni aspetto della nostra vita: lavoro, salute, istruzione, ambiente; che proibiscono qualsiasi protesta radicale, qualunque cosa eccetto essere derubat*, sorvegliat* e privat* di ogni spazio di libertà.

Per la questione del diritto al voto delle donne non possiamo dirlo meglio di Emma Goldman nel suo saggio dedicato all’argomento. Antisuffragista e per questo in contrasto con le femministe, sosteneva che il voto non fosse altro che un nuovo feticcio (con la famiglia e la guerra)  a cui alla donna era chiesto di immolarsi.
Ritenendo il voto un’ imposizione e non un diritto e un sistema sbagliato nella sua stessa sostanza e forma, per tutt* al di là del genere, non era ovviamente contraria al voto alle donne, in quanto donne, anzi, il suffragio universale non poteva altro che nuocere alla situazione della donna, in quanto non una strada verso l’emancipazione, ma verso la sottomissione ad un’ennesima divinità.
Approfondimenti qui

Allora tu non vuoi che cambino le cose?

Peccato che ad ogni elezione si dovrebbe andare a votare “almeno questa volta” per togliersi dalle scatole la casta di turno e invece è sempre lì e la responsabilità non è certo di chi si astiene e si è sempre astenuto (in fin dei conti non facciamo manco media).
Se tutto questo avesse senso sul serio, se avesse una utilità, se producesse un cambiamento vero, non dovrebbe essere cambiato già qualcosa tutte le altre volte?
Che cosa rende questa volta diversa? Secondo noi niente.
Cosa possiamo dire se non che è ridicolo per esempio che un personaggio come Berlusconi solo pochi mesi fa usciva con infamia dalla porta per rientrare in grande spolvero dalla finestra come se niente fosse?
Un sistema che si regge sulle gerarchie, sull’imposizione del volere di una maggioranza su una minoranza non potrà mai essere un sistema giusto, nemmeno se ai vertici di questa piramide ci dovessero essere persone “animate da buone intenzioni”,  “che ci tengono al bene comune”, che “vogliono cambiare le cose”. Una volta seduti sulla poltrona saranno costretti ad emanare decreti e riforme che ci imporranno ancora sacrifici per uscire da questa crisi, fatta da altri e che adesso ci dicono che dobbiamo pagare noi.
Non esistono illuminat* o salvatori/trici, non c’è niente di più reazionario del mantenere lo status quo legittimando il sistema e lo Stato nella sua formula.

E perché non ci vai e voti il “male minore”?

Votare il male minore, scudiscia di legno piuttosto che quella di ferro, le mani le spezza comunque ( e io sinceramente non mi prenderei la responsabilità di decidere la tortura che dovrà subire un altr* prima o dopo di me …)
A parte questo, è sicuro che esista un male minore?
… una legge macellatrice è comunque macellatrice e non può essere giudicata meno violenta perché la fetta degli scudisciati è più piccola …
Facendo uno sforzo per analizzare il passato (anche se si sa che l’italiano ha per cultura opportunisticamente la memoria corta) pure la storia ci da ragione.
Destra e sinistra dopo le elezioni non sono mai state differenti … Per esempio, sappiamo benissimo che tutti i partiti una volta al potere, hanno appoggiato guerre, smantellato i diritti dei lavoratori/trici, costruito lager come i CIE, criminalizzato i movimenti di opposizione (vedi no tav) ecc ecc
Quando ci sono in ballo interessi economici, prestigio e potere di pochi, a procedere come caterpillar sono tutt* uguali. Imposizione dall’alto senza possibilità di replica, pena una violenta repressione

Se tu ti astieni sei per l’antipolitica!

NO, non si tratta di astensione della serie “sono tutti corrotti e allora facciano pure quello che vogliono, io mi curo l’orticello mio e non ci penso più tanto non cambia nulla!” Si tratta invece di astenersi e diventare ATTIVE e ATTIVI POLITICAMENTE, di auto-organizzarsi, di prendere in mano la propria vita ed emanciparsi dalle istituzioni!

Mai come adesso il teatrino della farsa elettorale è stato più evidente, parlano i fatti.

MA QUANTE FREGNACCE VI FARETE ANCORA RACCONTARE prima di diventare ATTORI E ATTRICI della vostra vita?Smettiamo di nutrire la bestia!

Si,  quello che dite voi è bello, ma l’anarchia è impossibile.

Insomma, è abbastanza ovvio che è possibile invece, se esiste la volontà di realizzarla, non è possibile se non si vuole, cioè se si preferisce credere che la schiavitù non sia eliminabile…
Per te boicottare il sistema dal basso è inefficace, mentre si è dimostrato inefficace proprio il sistema elettorale visto che le cose continuano a peggiorare.
O forse l’autogestione e la creazione di spazi al di fuori del sistema non sembrano una via percorribile perchè la libertà fa paura? Probabilmente è più comodo lamentarsi dell’ “unico mondo possibile” piuttosto che andare in cerca di un mondo nuovo. Inizia a cambiare modo di pensare-agire intanto, oppure piega la testa e stai zitto.
E’ ora di auto-organizzarsi al di fuori delle istituzioni, di creare solidarietà reciproca e alternative, idearle e provare a farle funzionare al di fuori del recinto che le istituzioni “elargiscono”.
La repressione aumenta perché aumenta il rischio che organizzandoci possiamo rappresentare un vero pericolo per il sistema che continua a sfruttarci.

Siamo in una situazione in cui è rimasto poco o niente, la scuola distrutta, la sanità distrutta, la prospettiva di una pensione e di poter vedere di sé in un futuro distrutto, ed infine distrutta anche la socialità e la possibilità di evadere dall’oppressione quotidiana; se vuoi svagarti è tutto troppo caro, bere una birra o andare al cinema ti costa un’ora di lavoro (che forse manco hai) e se ce l’hai non puoi mollare un secondo, che ti risucchia il sangue. L’individualità è al suo apice come la rassegnazione, ci vogliono alternative!
Organizziamoci dove viviamo, lavoriamo, studiamo!
Creiamo relazioni, condividiamo bisogni e necessità AUTO-ORGANIZZIAMOCI altrimenti ci sarà sempre qualcuno a comandarci, a sfruttarci ad opprimerci a casa, al lavoro, a scuola,ovunque!
La libertà non viene concessa ma va presa!
COMINCIAMO SUBITO!

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