MARIO MONTI: anatomia di un colpo di Stato

Un anno fa (16 novembre 2011) la finanza internazionale congedava a pedate il ridicolo governo Berlusconi imponendo un nuovo esecutivo diretta espressione degli interessi delle banche.

I risultati non si sono fatti attendere: Monti, appoggiato da un parlamento servile e da una classe politica ormai allo sbando, sta completamento destrutturando il sistema di garanzie economiche e sociali che caratterizzava il nostro paese.

È stata varata a tempo di record una nuova riforma pensionistica fortemente penalizzante. Sintomatico che la maggioranza parlamentare che “sostiene” il governo non sia stata neppure capace di mettere una pezza al dramma degli esodati: una proposta di legge bipartisan è stata bloccata dai rilievi … della Ragioneria di Stato.

È stato destrutturato l’art. 18 e sono state annacquate le tutele dello Statuto dei lavoratori. Qui il modello è il “metodo Marchionne” che si vuole imporre in tutti i campi. Il vecchio sindacato concertativo è ormai in crisi: CGIL, CISL, UIL erano abituate a contrattare la svendita di diritti in cambio di privilegi per le burocrazie sindacali. Il “metodo Marchionne” prevede invece che sia l’azienda ad imporre unilateralmente le condizioni di lavoro, i sindacati che si piegano supinamente ricevono qualche briciola, quelli che nicchiano (FIOM) vengono brutalmente estromessi dalla fabbrica e privati di tutti i diritti sindacali.

I tagli ai servizi sociali, alla sanità, alla scuola, gli aumenti delle tasse (ai ceti più poveri)  si susseguono a ritmo serrato.

Il metodo Monti prevede di colpire una categoria per volta, in modo da evitare il formarsi di una forte opposizione sociale: prima i pensionandi, poi gli operai, ora gli insegnanti a cui si vuole imporre un aumento di orario di lavoro a parità di salario. Misure incostituzionali ? si, ma che importa ? il governo fa strame del diritto formale ed impone brutalmente la sua volontà.

Persino la campagna in corso contro i disonesti della politica (da Belsito a Fiorito) assume tutto un altro significato in quest’ottica. Solo oggi la magistratura si accorge delle ruberie di questi ladroni ? La verità è che i poteri forti hanno scatenato i mastini contro i loro servi di ieri: una classe politica di ladri che fino a ieri serviva e che ora risulta più conveniente dare in pasto alla pubblica opinione per distrarla dalla distruzione dello stato sociale e dei diritti dei lavoratori.

Siamo al Regime. Più che mai è necessario oggi la rinascita di una opposizione sociale.

Questa voce è stata pubblicata in Anarchici e sindacati, Contro i mercati finanziari e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.