(da un comunicato FAT) Dopo il farsesco blitz di fine gennaio sono ancora in carcere sette No Tav: Juan, Maurizio, Marcelo, Niccolò, Luca, Giorgio, Alessio.
Sabato pomeriggio i compagni di Giorgio Rossetto, rinchiuso in semi-isolamento a
Saluzzo, hanno organizzato un presidio al carcere. Di fronte alle altre
carceri i presidi solidali si erano svolti contemporaneamente l’11
febbraio.In questa settimana si sono allentate le catene per una parte de* No Tav arrestati il 26 gennaio per la resistenza allo sgombero della Maddalena.
A Jacopo, che si trova ai domiciliari, è stato permesso di comunicare con l’esterno, Mambo e Gabriele sono passati dalla galera alla prigione casalinga.
Tobia Imperato, reduce da una settimana di ricovero in ospedale dopo la fine dello
sciopero della fame, sta meglio. Il giudice gli ha ulteriormente ridotto
le misure restrittive: da venerdì ha l’obbligo di dimora a Torino con
coprifuoco serale e notturno. Sabato mattina è passato al presidio contro
la crisi in corso Vercelli, lunedì è tornato a lavorare.
Di seguito l’intervista a Tobia realizzata da ANARRES