CIE DI GRADISCA: continuano le espulsioni

LE ESPULSIONI DAL CIE DI GRADISCA PROCEDONO A RITMO SERRATO: lo si apprende da un istruttivo comunicato del SAP (sindacato di polizia) che, nel lamentare il fatto che in tutta la provincia di Gorizia “non c’è alcun ufficio della polizia di stato che disponga di una camera di sicurezza” (sic), prosegue: “Continuano invece i viaggi oramai settimanali e notturni a Milano per accompagnare gruppi d’immigrati dal CIE di Gradisca d’Isonzo all’aeroporto di Malpensa, dove convergono anche piccoli gruppi da altri CIE”. il SAP, che definisce i detenuti “clandestini e nella quasi totalità delinquenti” (ricordiamo che sono detenuti senza alcuna accusa, salvo la mancanza del permesso di soggiorno), lamenta la scarsa collaborazione delle autorità tunisine che accetterebbero solo i “volontari”, permettendo agli altri di rimanere in un’Italia “che diventa il paese di bengodi”. I “fortunati” respinti dalla Tunisia finiscono nel “paese di bengodi” del CIE di Trapani dove (udite udite !) “a differenza di quello di Gradisca d’Isonzo, non vigono il divieto di fumo e altre restrizioni”.  OGNI COMMENTO E’ SUPERFLUO…

 

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