Abbiamo aperto una pagina del nostro blog dedicata alla vicenda raggiungibile da QUI con notizie in italiano/inglese/spagnolo
(riceviamo dalla FAO slovena le seguenti informazioni)
Ratibor Trivunac (Rata) è stato condannato a 15 giorni di prigione in un processo a porte chiuse, senza poter produrre testimoni a sua difesa. L’accusa di aver organizzato la manifestazione anti-Nato (non autorizzata) era chiaramente inconsistente, dato che nel periodo precedente “Rata” si trovava in Macedonia.
Ha scontato interamente la pena ed è stato rilasciato il 27 giugno.
E’ stato contattato ed è in buone condizioni.
Per quanto riguarda gli altri compagni fermati per la protesta anti-Nato la situazione è la seguente:
un compagno croato (arrestato mentre stava pacificamente protestando seduto per terra) è stato rilasciato dopo il pagamento di una forte ammenda ed è tornato in Croazia. Gli altri sei sono liberi ma in attesa di processo. Un compagno dell’ASI è stato accusato di aggressione ad un poliziotto e/o di resistenza all’arresto (i video girati durante l’arresto evidenziano invece che è stato oggetto di una brutale aggressione).
Per il momento non sono ancora arrivati i mandati di comparizione.
L’altra, più problematica, situazione non è legata alla campagna anti-NATO ma al processo per terrorismo internazionale contro i “6 di Belgrado”. I sei erano stati prosciolti, ma a seguito di un ricorso della pubblica accusa la Corte d’Appello ha individuato diversi errori procedurali nel processo ed ha annullato la sentenza.
Il processo dovrà quindi essere ripetuto dall’inizio. I compagni potranno difendersi a piede libero ma, a questo punto, non è chiaro da quale imputazione: se da quella originaria di “terrorismo internazionale” o da quella – meno grave – di “pericolo generico”.