ANTISESSISMO, cominciamo da noi.
Aprire un dibattito all’interno dei collettivi anarchici e libertari sulla questione del sessismo diventa non solo una necessità ma una questione irrimandabile.
Troppo spesso si parla di antisessismo “in automatico”, come cosa scontata da enunciare al termine di una sfilza di epiteti per descrivere le caratteristiche rappresentative di un collettivo, realtà, iniziativa o concerto che sia, ma quanto effettivo sia lo sforzo per un superamento reale e definitivo degli atteggiamenti sessisti, gerarchici e autoritari all’interno dei gruppi politicizzati purtroppo è cosa da approfondire.
A differenza di ciò che accade riguardo fascismo o razzismo (sebbene estremamente connessi con il sessismo) anche solo individuare la differenza tra un comportamento sessista e uno che non lo è, risulta spesso problematico. E’ ovvio quindi che intorno a questa discriminazione c’e’ poca chiarezza e che nella maggioranza dei casi la questione finisce per diventare non solo marginale ma anche relegata al “trattamento e alla considerazione” nei confronti delle compagne all’interno dei collettivi, una sorta di “pari opportunità”, ovviamente una (finta)soluzione di comodo gerarchica che fa più danni che altro.
A contribuire a questa situazione confusa interviene anche la “gerarchizzazione” delle problematiche. Capita infatti che il sessismo venga giudicato “meno urgente” di razzismo e fascismo per esempio.
Per quanto sia vero che non tutti i sessisti sono razzisti o fascisti è assolutamente vero il contrario, e proprio alla base di questa dichiarazione si dovrebbe intuire quanto pericoloso sia non dare la giusta importanza all’affrontare questo problema, lasciando proliferare questi atteggiamenti intorno a noi invece di impegnarci e pretendere maggiore consapevolezza.
Succede per esempio nell’ambito dell’antifascismo lo svilupparsi di alcune situazioni evidentemente ancora impregnate della cultura machista che finiscono per riproporre (anche come strumento di lotta) spesso e volentieri atteggiamenti omofobici, fortemente sessisti, dimenticando quanto, fascismo e nazismo avessero una visione della società basata sulla gerarchizzazione dei sessi, sui ruoli rigidi e predefiniti per donne e uomini e abbiano visto nel patriarcato la culla ideale per il prolificare delle loro idee.
Simile discorso vale per gli ambienti animalisti che rivendicano un modello di liberazione animale, militarista e maschilista.
Quando viene però evidenziata questa contraddizione generalmente si finisce solo a sottolineare l’importanza delle proprie istanze perdendo di vista il mal comune.
Altro deterrente all’approfondimento è il confondere l’antisessismo con la sessuofobia, la bacchettonaggine, il moralismo e bigottismo che portano all’errore di trasformare la necessità di una critica in integralismo, quando il punto è invece quello di contestare i ruoli di potere dell’uomo sulla donna .
L’antisessismo implica FATICA perché va a scavare nell’intimo di tutt* noi e prevede una rivoluzione anche interiore e non tutt* sono disposti a mettersi in gioco così profondamente.
Come riassunto in poche parole tratte dagli spunti di riflessione in vista del workshop antisessista organizzato nel 2003 dal L38 squat:
“L’antisessismo non significa solo combattere i meccanismi espliciti del sessismo -stupro, violenze domestiche, e linguaggio sessista- vuol dire anche rimettere in gioco i nostri rapporti, sfidare le idee che creano la cultura del patriarcato, e il modo con cui le persone socializzano. Non sono questioni convenienti per cui combattere perché bisogna lavorare nel profondo di se stessi, ritornare sui passi del nostro sviluppo, e dedicare tempo ai processi di crescita e cambiamento. Dobbiamo rifiutare le idee ed i comportamenti che ripropongono il sessismo – sia nei rapporti personali che nei gruppi e nei movimenti”
Come collettivo ci riproponiamo di continuare a praticare e promuovere la lotta contro il sessismo, tenendo viva la discussione su questo argomento all’interno come all’esterno, non delegando solo a chi lo subisce l’onere di dover affrontare questo problema.
Segnaliamo quindi dei link che ci sembrano interessanti spunti per la riflessione e per l’approfondimento della tematica che speriamo di ampliare con il tempo, per eventuali suggerimenti o confronti scriveteci qui:
affinitalibertarie@inventati.org
Links interessanti:
“Manifesto dell’antisessismo nei luoghi misti antifascisti”
da AssembleaAntifascistaBologna
Antifascismo.viola
Bonton dell’Antifascista
di Tiresia
“Sessismo nei movimenti”
da TMCrew.org
Sessismo: Abbiamo questo problema
Materiali del workshop antisessista: “Sessismo dai/nei movimenti al quotidiano”
a cura del L38 Squat
Workshop Antisessista Itinerante
Da femminismo a sud
Il sessismo nei movimenti: non c’e’ modo migliore per ignorare un problema, di negarne l’esistenza.
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