In quanto parte della Laboratoria TransFemmQueer di Udine, scriviamo questa lettera aperta per denunciare un fatto gravissimo riguardante l’Università di Udine: contrariamente ai patti stipulati con la lobby gay, l’ateneo non si è fatto alcuna remora nel disattendere l’unico semplice obbligo che si era impegnato a rispettare.
Relativamente all’Anno Accademico 2016/2017, infatti, la percentuale di frocizzazione delle studentesse e studenti iscritt* non ha raggiunto l’obiettivo del 50% promesso.
Diremo di più: nonostante tutti gli sforzi che varie realtà nel mondo stanno impiegando per diffondere conoscenza e cultura, l’apporto di nuove leve GHEI rimane costante nel tempo, come se le persone fossero misteriosamente impermeabili ad ogni tentativo di manipolazione delle proprie preferenze sessuali.
Inaccettabile!
…
Ironia a parte, vogliamo sottolineare la gravità di certe affermazioni apparse recentemente su un quotidiano locale online e la tossicità della cultura eteropatriarcale che rovina le vite delle favolosità che sentiamo vicine come sorelli e fratelle.
Noi non ci arrendiamo! Con questo comunicato vogliamo lanciare un messaggio importante: continueremo a lavorare per il rovesciamento dell’eteropatriacato che genera certi (poco isolati) mostri.
La nostra opera per liberare corpi e desideri dal cattofascismo prosegue senza tregua. Indomite, non posiamo gli strumenti per la costruzione di un mondo migliore e ci schieriamo al fianco di tutte le persone che sono costrette a respirare da vicino i miasmi soffocanti dell’oppressione.
Siamo con voi: sappiamo quanta sofferenza dobbiate sopportare, perché è anche la nostra. Per questo aggiungiamo anche che non siete sol*: camminiamo e lottiamo insieme.
La Laboratoria vi è vicina e celebra il vostro (e nostro) coraggio, che è anche il coraggio di vivere la vostra/nostra vita e di perseguire la felicità.
Resistiamo!