Sarà proiettata la versione originale con sottotitoli in italiano.
Mutantes è un documentario sul femminismo pro-sex, scritto e diretto da Virginie Despentes, originariamente concepito come complemento audiovisivo del suo libro “King Kong Theory”.
Diversamente dal movimento femminista abolizionista, quello femminista pro-sex, che ebbe inizio negli Stati Uniti negli anni 80, sostiene che la rappresentazione del corpo e del piacere sono ambiti che devono essere rivendicati dalle donne e dalle minoranze sessuali e che la pornografia non deve essere soggetta al controllo del sistema patriarcale. Questo movimento si rifa anche alla legalizzazione del lavoro sessuale; donne sex worker, attrici porno, strip teasers e lesbiche hanno cominciato a parlare chiaro e a parlare di se stesse, generando una cultura che ha incluso articoli, libri, film, documentari, musica, fumetti e performance artistiche etc.
Composto da più di 20 interviste, girate tra Stati Uniti, Francia e Spagna, il documentario dà la parola alle attiviste pro-sex e segue l’evoluzione del movimento dagli anni 80 ad oggi, dalle sue pioniere alle sue eredi attiviste in Francia e Barcellona.
Sono presenti immagini inedite riguardanti l’argomeno (spezzoni di film prodotti da attivist*, aggiornamenti sulle loro attività, archivi del loro lavoro, performance e cortei in strada etc).
Che si chiami pro-sex, post-porno o queer, questo movimento è del tipo rivoluzionario e creativo che ci spinge a riflettere su quello che è un’immagine pornografica, che cosa sia il lavoro sessuale, cosa sia il genere e sul punto di ciò che è il femminismo.
Disturbante, provocatorio e innovativo, Mutantes cerca di avere un ruolo di salvezza, quando si allontana da concetti popolari tipo che il sesso sia migliore se praticato in camera da letto, che la dignità della donna dipenda dal suo “buon” comportamento e dalla passività, che gli unici temi che possono essere trattati su base femminista sono il genere, la violenza e la questione del velo.
Mutantes ci sta già facendo vedere che le attiviste stanno già occupando altri campi di gioco, inventando altre maniere di fare sesso e di pensare alla sessualità e al genere.