Mentre le nuove frontiere del mercato cominciano a spostarsi verso quanto di più semplice, veloce e abbondante si possa produrre – i dati che intenzionalmente o meno generiamo con quasi ogni nostra attività sia nello spazio digitale e che in quello fisico – le stesse tecnologie che spesso rendono più comoda la vita sono quelle che consentono la raccolta, l’analisi e la messa a profitto di queste miriadi di informazioni. Ma soprattutto sono le stesse che rendono possibili svolte repressive e forme di controllo e gestione sociale inedite, che riportano dritti a forme di esclusione e sfruttamento sconosciute da decenni. Nell’epoca della scienza come legittimazione definitiva del potere e oggetto di fede in quanto unico sapere autentico, la tecnologia si fa sempre più corpo fisico dell’ordine sociale, la base su cui il sistema economico e sociale regge e si riproduce, col suo corollario di devastazione ambientale e sfruttamento in tutti i continenti.
Discutiamo di questo e delle possibilità e modi di opposizione a partire da “IL MONDO A DISTANZA. Su pandemia, 5G, materialità rimossa del digitale e l’orizzonte di un controllo totalitario” (Bergteufel, 2021).
VENERDÌ 11 FEBBRAIO, SPAZIO AUTOGESTITO di via de rubeis 43, Udine
Dalle 19 cena benefit, dalle ore 20 presentazione dell’opuscolo