Ci arriva la notizia che diverse persone nella zona rossa del CPR di Gradisca sono in sciopero della fame da ieri, 23 marzo 2020.
Le motivazioni della protesta sono:
1. La pessima qualità del cibo, probabilmente scaduto, che sta provocando a tutti i detenuti problemi intestinali da giorni ;
2. Le condizioni igieniche del Cpr e l’impossibilità di avere vestiti e lenzuola pulite e prodotti per l’igiene personale (come uno shampoo)
4. La paura per la diffusione, all’interno del centro, del Coronavirus: fino a 5 giorni fa, hanno continuato a portare dentro persone nuove, nonostante si fosse raggiunto il limite di capienza. Chiunque entri nel centro, compresi gli operatori e chi distribuisce il cibo, potrebbe essere portatore del virus.
5. La volontà di uscire dal CPR per poter tornare alle loro case.
Per noi dell’Assemblea no CPR – no frontiere FVG, l’emergenza Coronavirus rende ancora più evidente come vivere dentro i centri di internamento, come anche all’interno di tutte le altre carceri, sia insostenibile. Di fronte al rischio per la vita di centinaia di persone, di trattenute/i e di prigionieri/e, chiediamo la liberazione immediata di tutti i reclusi e le recluse nei CPR e nelle carceri.