Cineforum (A)utogestito mercoledì 25 maggio
ore 20.00 convivialità vegan
a seguire
proiezione di
NAISSANCE DES PIEUVRES (Water Lilies)
di Céline Sciamma
(in lingua originale con sottotitoli in italiano)
Un film tira l’altro come le ciliegie.
Non era nostra intenzione, almeno all’inizio, fare una rassegna monografica, ma è successo.
Per Céline Sciamma è stato un colpo di fulmine. Punto.
Con tocco delicato e mai patetico ci ha presentato il difficile passaggio tra infanzia-adolescenza-età adulta, raccontandoci le storie di persone in divenire, in trasformazione, che si scontrano con la VIOLENZA (quella vera) della società, della cultura dominante, della normatività, dei ruoli sociali.
Diamante nero (2014) ma meglio il titolo originale Bande de fille è la storia di una giovane donna che cerca una via di fuga alla predeterminazione della propria esistenza come donna e come figlia della banlieue al “controllo” patriarcale (famigliare e sociale) trovandol in una “gang” di ragazze. Il contesto/contenitore è quello della banlieu parigina che, diversamente da altra cinematografia, non viene spettacolarizzata, n resa la protagonista, ma un crudo e reale background, con le sue proprie regole.
Tomboy (2011) invece parla di altre vie di fuga, quelle per cercare una propria rappresentazione del s. Laure decide di socializzarsi come un bambino ai nuovi amici e amiche del quartiere in cui si è appena trasferit*. Tra spensierati giochi a palla, tuffi in mare e la nascita del primo amore, seguiamo il suo percorso di trasformazione e siamo portat* a farlo con un senso di ansia latente, non tanto perchè c un “segreto” da scoprire, ma perchè in fin dei conti SAPPIAMO cosa succede a chi sfugge alla norma in questa società.
Infine terzo ed ultimo appuntamento con i film d Sciamma, è il suo primo lungometraggio N L’argomento centrale la sessualità in età adolescenziale, formazione d desiderio che diverge dalla convenzione sociale
Insomma, Sciamma ci descrive il momento in cui la potenzialità dell’individuo è al massimo e viene limitata e castrata violentemente dalla normatività sociale e culturale che appare come una nota stonata, ma con la quale, invece, siamo abituat* a convivere quotidianamente.
Ci mostra quanto male faccia la socializzazione violenta all'(etero)sessismo, in cui siamo stat* immers* sin da bambin*, nonché quanto sia feroce l’esclusione sociale per chi devia e non corrisponde ai canoni, ancor più per chi è nat* in un quartiere di frontiera -reso nemico sociale e bacino di sfruttamento-.
Ma i film di Sciamma sono anche un’intensa educazione sentimentale, che illumina la potenza delle complicità, delle alleanze, delle relazioni di affinità che possiamo creare contro questi regimi sociali, che indica alcune vie in cui il “personale” -che personale non è-, il desiderio si fa propriamente sovversione.