Nuova repressione e fabbricazione di accuse penali contro la ASI IAA
Il sistema giuridico della Serbia sta continuando con pressioni e con casi giudiziari mirati nei confronti dei membri del ASI, Anarcho-Syndicalist Initiative. Avendo famigliarità con la base di questo sistema e avendo chiare le intenzioni della nostra confederazione sindacale, non ci sorprende per niente il comportamento dei tribunali.
Eppure, è un po’ sconcertante la totale assenza di ogni tentativo di creare una spiegazione razionale riguardo a come stanno proseguendo i processi e l’arroganza del sistema che sta superando ogni limite.
Dopo che l’assoluzione dei sei anarchici di Belgrado per il caso dell’attacco alla Ambasciata greca è stata ribaltata dalla Corte d’Appello a metà del 2011, il processo contro Tadej Kurepa, Sanja Dojkic, Ivan Savic, Nikola Mitrovic, Ratibor Trivunac and Ivan Vulovic è stato riattivato per motivi politici.
A questo fatto bisogna aggiungere che il processo è prolungato ad infinitum, con l’ovvia intenzione di mantenere gli accusati “al guinzaglio”.
Così l’udienza è stata rimandata perchè gli “esperti” della polizia non si sono fatti vedere, mentre le loro deposizioni precedenti erano senza dubbio favorevoli agli accusati.
Il processo è stato rimandato al 22 gennaio del prossimo anno!
Parallelamente a questo caso,il sistema sta avviando molti altri casi contro i nostri membri, tra i quali quello contro il nostro compagno Ratibor Trivunac è quello più noto.
E’ stato accusato di aver avuto una condotta criminale “interferendo nelle attività di sicurezza svolte da un funzionario di polizia” durante un presidio contro la NATO che ha avuto luogo a Belgrado nel giugno del 2011.
Dozzine di testimoni e chiarissimi video dell’evento negano totalmente queste accuse, la corte ha deciso di continuare il processo basandosi sulle false testimonianze dell’ispettore Sasa Todorovic e il poliziotto Marko Đorđević , entrambi del dipartimento di polizia di Belgrado.
L’udienza principale in questo caso si terrà lunedì 23 settembre.
L’ Anarcho-Syndicalist Initiative vuole informare l’opinione pubblica che non soccomberà alla pressione dello stato e che risponderà in maniera decisiva e con solide argomentazioni alle macchinazione del sistema giuridico serba, usando tutti i mezzi legittimi all’interno del Paese e fuori, con l’intenzione di prevenire ulteriore repressione legale contro i nostri membri.
Stop alla repressione!
18. 9. 2013. Belgrade General Secretariat of the Anarcho-Syndicalist Initiative Section of the International Workers’ Association