Il 25 dicembre 2011 poco prima della 7 del mattino scoppia un incendio in due diversi punti della Rauchaus (per esteso Georg von Rauch Haus*), una delle piu’ vecchie occupazioni abitative di Berlino.
Questo fa pensare subito ad un incendio doloso.
Le 35 persone, che abitano nell’occupazione e che al momento dell’accaduto stanno ancora dormendo, vengono svegliate dal fumo e da urla, molte riescono a salvarsi per un soffio salendo sul tetto dalle loro finestre e aspettando i soccorsi.
14 persone sono state ricoverate, la maggioranza per intossicazione, alcune per le gravi fratture riportate gettandosi dalla finestra, soluzione estrema visto che le scale sono state subito inagibili.
L’edificio non è rimasto gravemente danneggiato nella sua struttura, per cui a parte alcune stanze è ancora abitabile.
Nei giorni a seguire grazie all’aiuto dei solidali sono state organizzate delle giornate autogestite di ricostruzione e pulizia dello squat.
Da un comunicato della Rauchaus del 27/12/11:
“ Non vogliamo fare speculazioni sui possibili autori di questo attacco visto che non ci sono né testimoni, né sono state fatte rivendicazioni né niente. In ogni caso vediamo in questa azione un attacco alla Rauchaus, ai suoi abitanti e a quello che la Rauchaus stessa rappresenta.
QUESTO TENTATIVO DI INCENDIO E’ STATO FATTO PER UCCIDERE QUALCUN*!
Solo grazie alla reazione pronta dei residenti e al tempestivo intervento dei vigili del fuoco siamo così fortunati da poter dire che non è successo.
Nonostante stiamo attraversando un momento difficile non intendiamo cedere allo shock, ma è nostra intenzione cominciare subito i lavori di riparazione in maniera autogestita con l’aiuto di tutte le persone che in questi ultimi giorni ci sono state solidali e CHE RINGRAZIAMO CON TUTTO IL CUORE PER IL LORO AIUTO.
Questo attacco alla struttura/cultura e alla scena sarà un impulso alla collaborazione e all’avvicinamento; L’attacco alla Rauchhaus è un attacco verso tutti noi!
Aggiornamenti al sito http://www.rauchhaus1971.de/
* L’occupazione porta il nome di Georg von Rauch la cui storia trovate qui
alcune foto