Ven 11/04 Cineforum (A)utogestito Cult: Jubilee di Derek Jarman

affiche-jubilee-1978-1

Venerdì 11 aprile in via Tolmezzo 87 a Udine

ore 20.30 pizzatona vegan!!!!
alle ore 21.00
proiezione del film cultisssssssimo e punkissssssssimo

JUBILEE
di Derek Jarman (1978)

Tratto da verifica incerta recensione a cura di Dalila M.

(…) Veniamo proiettati nel futuro-presente (il 1977, l’anno del Giubileo della regina) attraverso uno slittamento al passato, Elisabetta I chiede all’alchimista John Dee di vedere il futuro del suo regno. La Gran Bretagna brucia in un delirio post-atomico e quasi post-umano, dove conosciamo folli bande di teppisti, tra cui spiccano la ballerina Amyl Nitrate (Jordan), alle prese con la riscrittura della storia d’Inghilterra e la sua amica teppista Maddie (Toyah Willcox), con qualche velleità da piromane. Nel loro appartamento vivono anche due fratelli bisessuali che si amano tra loro, una pazza ninfomane di nome Crabs, un’assassina masochista ed una ragazza alla pari transessuale chiamata Chaos.
Sono le donne a mandare avanti le passioni, dalla poesia al balletto, mentre gli uomini sono troppo concentrati nel successo e nello show business (incarnato dal controverso discografico Borgia, una sorta di burattinaio border line).
La colonna sonora, curata niente meno che da Brian Eno, annovera pezzi di celebri protagonisti della punk-new wave inglese come Siouxsie and the Banshees, i Chelsea, The Slits. Un giovane Adam Ant (non ancora pop star), interpreta il personaggio di The Kid, un giovanotto punk che pensa solo alla sua musica ed al successo, ma finirà ucciso con gli altri ragazzi dell’appartamento in un raid della polizia. Ci penseranno quindi Amyl e le altre ragazze a vendicarli, senza darsi tregua. Solo dopo che la vendetta sarà compiuta troveranno la forza di piangere i loro amici. Le nostre eroine si sono ben ambientate nel mondo decadente in cui vivono: non ci pensano un attimo a uccidere, a vandalizzare, a fare sesso col primo che capita, ad occultare cadaveri, a tirare bombe. Sono le donne nichiliste ad avere la meglio, perchè capaci di incarnare ed al contempo di sfruttare i tempi della decadenza a proprio vantaggio.

Il film di Jarman è un folle collage dove l’estetica lo-fi diviene paradossalmente barocca, dove la musica e le evocazioni di un futuro probabile ma al contempo impossibile si mescolano a deliri psichedelici di parole e colori. Jordan, la bionda protagonista e frequentatrice nella vita di King’s road (era una modella di Vivianne Westwood ancora all’epoca del negozio SEX, dove si sono formati i Sex Pistols), del celebre Roxy Club e animatrice della scena punk londinese aveva accompagnato Derek Jarman a Cannes in occasione della presentazione del film alla kermesse. Inutile dirvi il polverone suscitato dalla sua presenza sul red carpet.

Screen shot da "Jubilee" di Derek Jarman

Come racconta similarmente l’altro punk movie per eccellenza, The Great Rock’n’Roll Swindle, l’epopea dell’ondata punk del ’77 si risolve nella tensione tra nichilismo e dissacrazione, che ineluttabilmente l’ha portato in seno allo show biz senza troppi rimpianti. Sono piuttosto noti i destini di tanti punk degli albori che nello star system della musica hanno sguazzato con esiti qualitativamente (sotto ogni punto di vista) altalentanti (Jhonny Rotten, The Clash, Adam Ant, Billy Idol, The Stranglers e mille altri). E questo non stride poi molto con l’ottica punk di quegli anni, di cui oltre che la musica, la cosa che si può maggiormente apprezzare è il fervore vitalistico e provocatorio (ed inevitabilmente effimero). Tutt’altra storia sarà il punk degli anni ’80 in cui i tempi delle “vacche grasse” per il la nuova musica “oltraggiosa” erano finiti ed il radicalismo musicale e politico hanno dato vita ad un movimento di tutt’altra natura, che in qualche modo sopravvive ancora oggi (vedi in primis gli esiti di gruppi come i Crass).

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